È uscito lo scorso venerdì in tutte le librerie “La coltivazione della canapa in Italia” di Giuseppe L’Abbate, edito da People (192 pagine, costo 16 euro). Un’opera, si legge nella presentazione dell’editore, “attesa e necessaria”, che si propone come guida completa per chi vuole orientarsi nel complesso universo della canapa industriale: dalle norme alle opportunità di mercato, dalle sfide produttive alle fake news.
In un momento in cui la canapa è tornata al centro del dibattito pubblico e politico – complici il recente Decreto Sicurezza e le polemiche sulle infiorescenze – questo libro rappresenta “uno strumento fondamentale per agricoltori, operatori del settore, amministratori locali e cittadini. Con uno stile divulgativo ma rigoroso, L’Abbate ricostruisce la storia, il presente e le prospettive future della coltura della canapa in Italia, facendo chiarezza su aspetti normativi, economici e ambientali”.
“La canapa è una pianta antica ma ancora oggi circondata da equivoci e strumentalizzazioni ideologiche – spiega l’autore -.
Ho voluto scrivere questo libro per offrire una visione concreta e fondata, che unisce le norme alle reali potenzialità della filiera”.
L’opera affronta i punti cardine della normativa, a partire dalla Legge 242/2016, analizza il quadro regolatorio europeo, approfondisce gli usi industriali e ambientali della pianta e dedica ampio spazio al nodo controverso delle infiorescenze e del CBD. Non mancano capitoli dedicati alla sostenibilità agricola, al ruolo della canapa nella rigenerazione dei suoli e all’economia circolare.
“Troppo spesso – aggiunge L’Abbate – la canapa è vittima di campagne mediatiche allarmistiche e di incertezze legislative che rischiano di scoraggiare gli investimenti. Questo libro vuole essere una bussola per chi, soprattutto tra i giovani imprenditori agricoli, continua a credere nel potenziale di questa coltura strategica per l’Italia”.
Giuseppe L’Abbate, parlamentare per due legislature (2013-2022) e già Sottosegretario alle Politiche Agricole, è stato tra i promotori della legge sulla canapa industriale e ha seguito da vicino l’evoluzione normativa, contribuendo anche al dibattito in sede europea.

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