C’è un bel po’ di Marano Vicentino nel nuovo negozio visionario della Apple a Milano, inaugurato il 26 luglio, che dà il benvenuto al suo ingresso con un portale e una fontana d’acqua targati ‘WaterCube’, che ha collaborato con lo studio londinese Foster & Partner.

Senza troppi clamori, seguendo la linea del basso profilo, l’azienda maranese che dal 1988 progetta e costruisce impianti idraulici e architettonici e questa volta ha messo a punto una struttura moderna ed elegante, definita “un anfiteatro aperto a tutti, un luogo d’incontro per le persone e per le idee”. 

Sul livello della strada, una grande porta d’ingresso, dove l’acqua scorre e scivola, che oltre a fare da entrata al nuovo negozio della famosissima azienda di Cupertino, abbellisce Piazza Liberty a Milano rendendola un nuovo polo di attrazione in città e contribuendo ad ‘alleggerire’ il clima caldo e afoso della piazza.

L’acqua zampilla fino a metri d’altezza, grazie a 56 ugelli, posizionati su 2 lati e ci sono 3 possibili varianti nel ‘disegno’ fatto dall’acqua.

Un grande lavoro e tanto studio, tenendo sempre alta l’attenzione che l’acqua vada a toccare il vetro il meno possibile, in modo da non sporcarlo facilmente e un sensore eolico in grado di ‘monitorare’ il movimento dell’acqua.

“Un progetto curato nei minimi dettagli, con una elevata complessità realizzativa, dati gli spazi e i passaggi tecnici molto ridotti e complicati”, comunicano dalla WaterCube.

Sotto il livello stradale poi, si trova il bacino della fontana, composta da 6 file di gocce attraverso le quali si può intravedere la scalinata interna, che scende nel negozio. Già si preannuncia, che in occasione di particolari avvenimenti, questa parte sarà illuminata in modo alternativo, in modo da apparire come una sorta di grotta.

Tra portale e fontane, WaterCube calcola che si spostino ogni minuto 7,3 metri cubi d’acqua. Per la realizzazione è stato necessario utilizzare 10 pompe, un chilometro e mezzo di tubature, oltre 2 chilometri di cavi elettrici e 5 tonnellate di acciaio inossidabile.

Anna Bianchini

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