La cosiddetta “umanizzazione” della sanità – ovvero l’attenzione alla persona nel suo insieme, al di là dell’attività di diagnosi e cura in senso stretto – passa anche attraverso iniziative in grado di alleggerire sul piano psicologico la permanenza in ospedale per i degenti e in generale associare l’ospedale non solo all’idea di malattia, ma anche a momenti positivi. Con queste finalità, mercoledì 12 ottobre l’atrio dell’ospedale Alto Vicentino si trasformerà in teatro, per ospitare un vero e proprio concerto lirico.

L’iniziativa è stata organizzata direttamente dall’ULSS 7 Pedemontana, nell’ambito del progetto regionale “Musica in Corsia”, avviato esattamente 25 anni fa e ripreso quest’anno dopo una pausa di due anni dovuta alla pandemia.

Il programma del concerto, al quale potranno assistere liberamente gli ospiti di tutti i reparti di degenza in grado di spostarsi autonomamente, vedrà il soprano Anna Consolato e il tenore Dario Magnabosco esibirsi su composizioni di Giacomo Puccini, George Gershwin, Franz Lehár, Ernesto De Curtis e Stanislao Gastaldon, accompagnati al piano da Romilda Beraldo.

«Generalmente associamo l’ospedale all’idea di malattia – sottolinea il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza – ma con questa iniziativa almeno per un pomeriggio saranno l’arte e la musica a regalare un’esperienza diversa ai nostri degenti, ma anche al personale sanitario che ogni giorno con grande dedicazione si prodiga per assistere i pazienti. Siamo dunque molto lieti di ospitare una tappa del progetto regionale “Musica in Corsia”, che bisseremo nel mese di novembre anche al San Bassiano». Direzione artistica e organizzativa a cura di Alberto De Piero.

Il concerto sarà gratuito ed è stato organizzato con il contributo di Confindustria Vicenza.

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