Trasforma rottami in arte e dà nuova vita alla memoria. È stata inaugurata venerdì 1° agosto la mostra Macera, un progetto artistico firmato da Michele Pangrazi, giovane talento scledense classe 2001, che ha saputo trasformare memoria, archeologia industriale e materiali di recupero in un percorso espositivo denso di emozioni e significati. L’iniziativa rientra all’interno di Space Invaders 2025, il bando promosso dal Comune di Schio con Politiche Giovanili e rivolto ai giovani under 30 che desiderano lasciare un segno nella propria città attraverso arte, musica, teatro, sostenibilità e partecipazione civica. La mostra è visitabile al Palazzo Toaldi Capra, fino all’11 agosto, tutti i giorni dalle 19.00 alle 23.00 e anche al mattino (9.00 – 12.00) il mercoledì e il sabato. Al centro, opere realizzate con materiali recuperati: frammenti di legno, tubi, viti e scarti metallici diventano linguaggio artistico per raccontare ciò che “c’era” e che, grazie all’arte, “c’è ancora”. Il titolo stesso della mostra – Macera – è un gioco di parole che sottolinea con ironia e affetto la volontà di conservare e reinterpretare ciò che resta. «Nei miei ultimi anni accademici ho sviluppato un forte interesse per l’archeologia industriale – racconta l’artista – in particolare per Fabbrica Alta e per come ha segnato il nostro territorio. L’ho osservata, documentata, fotografata. E poi, con le tecniche grafiche e pittoriche che ho approfondito a Venezia e successivamente alla scuola internazionale Il Bisonte, ho iniziato a raccontarla, provando a darle una nuova forma e dignità». La mostra raccoglie così immagini e installazioni che parlano di memoria collettiva, ma anche di attivismo e coscienza civica. Come nel caso delle divise operaie appese alla recinzione della Lanerossi, simbolo di protesta dei lavoratori: un gesto forte, che Pangrazi ha voluto trasformare in una delle opere più significative della mostra. «Space Invaders è l’invasione bella e positiva delle idee dei giovani nella vita della Città – commenta Milva Scortegagna, assessora alle Politiche Giovanili –. La mostra di Michele è un esempio perfetto di quanto l’arte possa dialogare con il territorio, raccontare il passato e restituire significato agli spazi urbani e industriali. Attraverso Macera, i giovani diventano custodi della memoria e allo stesso tempo protagonisti del presente culturale di Schio». Macera è una delle tante tappe del cartellone di Space Invaders, che fino a novembre animerà Schio con eventi, laboratori e installazioni curate da ragazzi e ragazze under 30. Un laboratorio creativo a cielo aperto che ogni anno rinnova l’energia delle nuove generazioni e la bellezza degli spazi pubblici restituiti all’incontro, all’arte e al pensiero. scrivi un titolo incentrato sull’autore della mostra
