E’ chiaro che la festa del Buon Rientro mancherà, ma la sua assenza servirà come opportunità per testare un nuovo tipo di Kermesse.

Saranno note sotto le stelle in piazza Chilesotti, da giovedì 9 a sabato 11 settembre 2021, con la prima edizione di Thiene Pop&Blues&Jazz , la rassegna promossa dalla ConfCommercio – Mandamento di Thiene in collabo-razione con l’Istituto Musicale Veneto “Città di Thiene” ed il patrocinio del Comune di Thiene.

La manifestazione, organizzata e curata da Achille Vaccari, segna il ritorno in grande stile alla vita cittadina, dopo il periodo estivo, con un evento nuovo e ricco di emozioni, in grado di coinvolgere e attirare un pubblico eteroge-neo.

Soddisfatta l’assessore alla Cultura e all’Animazione del Centro Storico, Maria Gabriella Strinati, che così com-menta: «Ringrazio la Confcommercio Mandamentale e, in particolare Fabio Zardo, Presidente della Sezione Ter-ritoriale Centro Storico dei Commercianti e Basilio Tommasini, Presidente dell’Associazione Pubblici Esercizi, per l’impegno organizzativo e per il gran lavoro sostenuto, soprattutto in questo momento così critico per il settore. La proposta è di qualità, come del resto c’è da aspettarsi sempre quando la parte artistica è curata dal nostro Istituto Musicale e dalle sue eccellenze».

«Quest’iniziativa – dichiara Vittorio Santacatterina, Presidente di Confcommercio Mandamento di Thiene – rap-presenta la forza di volontà di un’associazione che vuole ripartire dopo mesi difficili, prendendo spunto dall’energia della musica. Nel nostro territorio il Commercio è anche Cultura: ringrazio in particolare il Comune per la collabo-razione importante, grazia alla quale è possibile proporre eventi di promozione e di qualità».

«Thiene Pop&Blues&Jazz è una manifestazione innovativa per la città – precisa Fabio Zardo – e il nostro grazie va ad Achille Vaccari e all’Istituto Musicale, oltre che, come ricordato dal Presidente, all’assessore Maria Gabriella Strinati. Confidiamo ora nel tempo per la buona riuscita dell’evento».

«Mi auguro che l’iniziativa abbia il riscontro che merita e che a questa prima edizione possano seguirne altre» è il commento di Basilio Tommasini.

L’immagine grafica della comunicazione è curata da Luciano Torresendi, che ha contribuito anche a soluzioni comunicative della rassegna in Centro Storico grazie a proposte di “realtà aumentata”: lungo il tratto di ZTL sa-ranno posti dei totem che permetteranno a chi passeggia in Centro di approfondire e conoscere meglio le aree tematiche grazie alla tecnologia portatile. Inquadrando i QrCode, il suono è anche da vedere, in un’affascinante correlazione fra parole, suoni, forme e musica.

 

Il programma

«Saranno tre serate di musica live – spiega Bruno Grotto, direttore artistico della rassegna – dedicate a generi che hanno aperto le nuove strade del pensiero musicale, delineando mappe mentali senza confini, rivelandoci una realtà che muta in continuazione e che si evolve secondo l’armonia o la disarmonia del momento, un nuovo modo di pensare e creare musica dal niente, qualcosa che prima non era conosciuto dall’umanità, linguaggi libe-ratori, dove la mente può vivere un soprassalto di gioia e sostare per qualche tempo nel gioco della genialità».

«Si tratta di una rassegna pensata in forma di racconto – conclude Grotto – e ha come filo conduttore la linea temporale della storia del Jazz, magistralmente raccontata da Riccardo Brazzale, uno dei tre autori del fonda-mentale volume “La Storia del Jazz” recentemente pubblicato da Hoepli Editore. Pur percorrendo strade espres-sive diverse, i vari artisti coinvolti comunicheranno attingendo dalla letteratura musicale afroamericana armoniz-zata dal contatto con la musica europea, dove lo spirito della poetica e della pronuncia jazzistica pervade tutte le

tradizioni della cultura sia colta che popolare, un invito, una spinta a conoscere un linguaggio musicale sempre nuovo, anche oltre cent’anni dopo la nascita»

Ad aprire la kermesse, giovedì 9 settembre alle 21.00, sarà la presentazione del volume “La storia del Jazz” (Editore Ulrico Hoepli Milano) di Luigi Onori, Riccardo Brazzale e Maurizio Franco. L’autore Riccardo Brazzale dialogherà con l’assessore Maria Gabriella Strinati per introdurre alla storia del jazz. Nell’opera il jazz è raccontato dalle “radici” alla contemporaneità, in un percorso che affronta la sua complessità globale. La principale novità sta nell’affiancare in modo organico USA, Europa e Italia, mostrando come il linguaggio jazzistico, nato in Norda-merica, si sia radicato e modificato nel Nuovo e Vecchio Continente e nel mondo: una sezione del testo (Skies Of Europe), infatti, è interamente dedicata alle scene del jazz europeo.

Altra caratteristica è il taglio divulgativo della narrazione, dove informazione, analisi, riferimenti storico- sociali, tendenze vengono proposti in capitoli godibili sia da neofiti che da appassionati competenti. Le ultime cinque sezioni sono dedicate al jazz dagli anni Sessanta ad oggi, un periodo contrassegnato da jazz rock, terzomondismo, revival e nuove avanguardie. Seguirà alle 21.30 il concerto con la voce di Valentina Fin e il Quartetto di Ric-cardo Pettinà, con Lorenzo de Luca al sax, Nicolò Masetto al contrabbasso e Riccardo Pettinà al pianoforte.

A salire sul palcoscenico venerdì 10 settembre, sempre alle 21.30, sarà Chiara Luppi, un’altra voce femmi-nile di grande impatto, con il quartetto completato dal trombettista Gianluca Carollo, pianoforte Giuliano Pastore, Pasquale Cosco basso / contrabbasso e la presenza speciale di Mauro Beggio alla Batteria,per sconfinare dal jazz al pop e al soul.

Chiude la rassegna sabato 11 settembre, sempre alle 21.30, Nick Valente e Marco Pandolfi per un’intera serata tutta dedicata al sanguigno mondo del Blues.

Info

L’accesso all’area è gratuito con prenotazione e avverrà nel rispetto delle linee guida e dei protocolli atti a prevenire la diffusione del contagio da Covid-19. Per informazioni e prenotazioni: 338 8050215 info@popbluesjazz.it

POP&BLUES&JAZZ

Questi stili erano chiamati come dell’“era dell’ansia”, definizione molto attuale che descrive adeguatamente la nostra epoca, sotto una costante pressione psicologica, avvolta dalla malinconia, irrobustita da forti contrapposizioni nell’affrontare la drammaticità della realtà contemporanea.

L’apparentemente “semplice” genere musicale che si sviluppa in dodici battute – come i dodici mesi dell’anno solare, già questa è una magia – rappresenta un ottimo sistema per uscire dalle preoccupazioni e le tensioni, peraltro giustificate, del mondo contemporaneo, invitandoci a scoprire l’invisibile bellezza che solo la musica può svelare. (Bruno Grotto)

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