Sopravvissuto alla campagna di Russia, venne poi catturato e deportato nel lager nazista di Ziegenhain IX A, dove si costruivano motori d’aereo, locomotive e carri armati. L’inferno vissuto dal Bersagliere Gaetano Dal Castello verrà raccontato dal figlio Domenico ne ‘Il ritorno dall’oblio’, giovedì 13 aprile alle 20.30, in Sala Conferenza della Biblioteca Comunale di Piovene Rocchette.

Il ritorno dall’oblio’, è una lunga ricerca fatta dal figlio Domenico che ha ricostruito, grazie anche a foto e lettere, la storia del soldato Gaetano Dal Castello, classe 1922, spedito al fronte per la campagna in terra sovietica. Reduce, venne poi catturato a Milano il 12 settembre del 1943 a pochi giorni dalla firma dell’Armistizio di Cassibile, in Sicilia, l’8 settembre del ’43 che il Governo Italiano siglò con gli anglo-americani. Da quel giorno ogni soldato italiano venne considerato dai nazisti un ‘traditore’: da catturare e confinare ai lavori forzati in terra tedesca, tra sofferenza e violenza.

Internato e col destino simile a  quello di un altro piovenese: il Fante Mario Rosa, deportato nello Stalag III D di Berlino Tegel. Entrambi schedati come Imi, Italianische Militär-Internierte, furono confinati ai lavori forzati, tra sofferenza e privazioni. La loro una storia che Piovene Rocchette non dimentica e che, nel 2021, venne commemorata con la consegna da parte del sindaco Erminio Masero della Medaglia d’Onore concessa dal Presidente della Repubblica.

di Redazione AltovicentinOnline

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