Qual è la condizione della donna arabo-islamica in Italia oggi? Quale peso hanno l’islam e la tradizione nel configurare il suo ruolo famigliare e sociale? Sono solo 2 dei quesiti ai quali si cercherà di dare una risposta sabato 23 marzo alle 18 in Villa Cà Dotta a Sarcedo, nell’incontro a tema organizzato dall’associazione di mediazione culturale Averroè.

Ma bisogna comprendere anche com’è mutata la posizione della donna arabo-islamica nel corso degli ultimi 50 anni e se si assisterà ad un’ulteriore trasformazione o si verificherà quanto già successo, ovvero una sua retrocessione ai ruoli tradizionali, pur se adattati alla contemporaneità. È possibile parlare di femminismo arabo-islamico? Qual è il ruolo delle donne nel processo di cambiamento sociale nazionale e locale italiano? Le domande che circondano la figura femminile e toccano il mondo arabo e islamico sono sempre moltissime e si inseriscono in una società dove la difficoltà di interagire con culture diverse è sempre più difficile.

“Il nostro incontro-conferenza mira a fornire una risposta a questi e altri quesiti concernenti la questione dell’integrazione delle donne arabo-islamiche nella società nazionale e locale italiana – ha spiegato Samad Darmouch, fondatore di Averroè che da anni collabora con i Comuni dell’Alto Vicentino per facilitare la collaborazione mirata all’integrazione – L’idea dei due appuntamenti  parte principalmente da due constatazioni. Primo, a fronte dell’assoluta rilevanza e crescente attualità del tema, troppo spesso la nostra conoscenza di esso è il frutto di un’analisi eccessivamente superficiale e di improprie generalizzazioni che danno vita a dannosi stereotipi e pregiudizi. Il principale risultato di ciò è una comprensione parziale e sovente distorta di una tematica di sempre maggior attualità, una condizione che, tra l’altro, mina inevitabilmente l’efficacia di qualsivoglia azione rivolta a mitigarne gli aspetti più problematici. Secondo, data la natura del tema, parrebbe legittimo aspettarsi che fossero le stesse donne di origine arabo-islamica a giocare un ruolo centrale nella sua promozione e discussione. Ciononostante, nella maggioranza dei casi a queste non viene riservato lo spazio che parrebbe spettare loro di diritto. Al fine di assicurare un’analisi puntuale e approfondita dall’interno, la discussione del tema sarà affidata a 3 relatrici donne di comprovata competenza sul tema provenienti da paesi a maggioranza islamica.

di Redazione Altovicentinonline

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