Sarà la chiesa di San Francesco a ospitare il 3 ottobre alle 16 il concerto del gruppo folkloristico lituano Maros Rijos. Un’esperienza unica, condotta dagli artisti Laurita Peleniūtė (voce, shruti box, tamburo) e Tadas Dešukas (violino, mandolino) e che invita a sperimentare i Sutartinės, i canti arcaici e polifonici che provengono dal cuore degli antichi lituani.

“Questi canti canonici sono solitamente descritti come ‘mantra’ a causa della loro energia meditativa, sono come lettere dal passato e sono stati iscritti tra i patrimoni culturali immateriali Unesco. ‘Sutartinės’ significa ‘essere in accordo’ su qualcosa, ma anche in pace, in armonia con qualcuno”, spiegano i Maros Rijos.

Durante il concerto verranno decodificati i canti in un’atmosfera cerimoniale preservando le tradizioni e la cultura lituane e la musica folk ma allo stesso tempo con un approccio nuovo e coinvolgente. L’evento è promosso dal dalla Comunità Lituana in Italia ed è tra gli appuntamenti dedicati al centenario dalla nascita di Marija Gimbutas (1921-1994), archeologa e antropologa lituana che si guadagnò una reputazione di specialista mondiale dell’età del bronzo indoeuropea, del folklore lituano e della preistoria di balti e slavi. Il suo contributo allo studio della cultura matriarcale preindoeuropea è correlato alla tradizione dei sutartinės, che è per lo più amata e preservata dalle donne.

Dopo il concerto seguirà un laboratorio esperienziale condotto dalla dottoressa Stella De Chino, che approfondirà il messaggio che Marija Gimbutas ha lasciato alle donne e gli uomini di oggi. Ingresso gratuito.

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