Un’importante prima regionale per l’apertura di “Schio Grande Teatro 2025/2026”: domenica 2 novembre ore 20 al Teatro Civico un cast di 11 interpreti, con Vinicio Marchioni per la prima volta a Schio, porta in scena “Riccardo III” di William Shakespeare. Il cartellone, realizzato dalla Fondazione Teatro Civico e dal Comune di Schio con la collaborazione di Arteven Circuito Multidisciplinare Regionale, prende il via con un allestimento maestoso diretto da Antonio Latella, uno dei più affermati registi europei. Lo spettacolo, prodotto da Teatro Stabile dell’Umbria e LAC Lugano Arte e Cultura, ha debuttato il 15 ottobre al Teatro Morlacchi di Perugia con un grande successo di critica e pubblico e arriva a Schio come sesta tappa di una ricca tournée nei più importanti teatri d’Italia.
Il testo, tradotto da Federico Bellini che ne ha curato anche l’adattamento con Antonio Latella, racconta l’ascesa al trono di Riccardo di Gloucester, furioso combattente nella Guerra delle due Rose. Violento, manipolatore e animato da una sete di potere, Riccardo è etichettato come mostro a causa della sua deformità. In apertura del dramma il re Edoardo IV, morente, prevede il pericolo di nuovi scontri per la successione e cerca di consolidare una pace tra le diverse fazioni in contrasto: da un lato la regina, Elisabetta Woodville, dall’altro i suoi fratelli, Giorgio di Clarence e Riccardo di Gloucester. Il più veloce e scaltro di tutti è Riccardo: con manovre politiche e manipolazioni fondate su superstizioni, voci, false accuse, Riccardo di Gloucester elimina prima suo fratello Clarence, poi gli insidiosi parenti della regina.
La traduzione gioca con tempi e andamenti ritmici quasi da commedia, in una pennellata che rimanda all’Inghilterra Vittoriana. L’adattamento rispetta l’interezza della vicenda e la sua trasversalità di significato, ampliando la figura del Custode, un servitore del male che protegge la bellezza del giardino dell’Eden, simbolicamente ricreato dalla ricercata scenografia di Annelisa Zaccheria.
Con “Riccardo III”, Antonio Latella propone una lettura che sposta lo sguardo dal male come deformità al male come seduzione. Nelle note di regia scrive: «Il male che mi interessa è nella bellezza, non nella disarmonia. Il male è il giardino dell’Eden. Una bellezza accecante, una bellezza che pretende un ritorno al figurativo. Una bellezza opulenta e ingannatrice, fatta di relazioni pericolose, di giochi di seduzione continui. […] A tutti i miei collaboratori artistici ho chiesto di dare bellezza al male e non bruttezza, perché chi tradì il paradiso fu l’Angelo più bello.»

Antonio Latella è attore, regista, drammaturgo di fama europea, vive a Berlino dal 2004. Studia recitazione presso la scuola del Teatro Stabile di Torino e la Bottega Teatrale di Firenze fondata da Vittorio Gassman. È il lavoro di regista, che inizia nel 1998, a conferirgli fama europea. Innumerevoli i premi ricevuti tra cui 7 Premi Ubu come progetto speciale, miglior regia e miglior spettacolo dell’anno e il Premio Gassman come miglior artista dell’anno (2004). Nel 2011 fonda la sua compagnia stabilemobile. È stato direttore del settore Teatro de La Biennale di Venezia per il quadriennio 2017/2020.

Informazioni: Ultimi posti disponibili. Platea e palchi I ordine: intero €25, ridotto over 65 €23, ridotto under 35 €17. Galleria, palchi II ordine e loggione: intero €21, ridotto over 65 €19, ridotto under 35 €13. Biglietti in vendita online su Vivaticket e in biglietteria del Teatro Civico. La sera dello spettacolo la biglietteria apre alle ore 19.

Info: Teatro Civico, tel 0445 525577, info@teatrocivicoschio.itwww.teatrocivicoschio.it.

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