La zona rossa non ferma le iniziative culturali del Comune di Schio, che dal 27 marzo mette in mostra l’inquinamento atmosferico.

Non una provocazione, ma un progetto ideato per far riflettere il pubblico sul tema dell’inquinamento dell’aria che respiriamo attraverso opere realizzate con l’utilizzo di polveri sottili e Pm10 e gas di scarico.

Alle 17 di sabato 27 marzo è in programma l’inaugurazione online della mostra ‘28 tonnellate di Pm10’ dell’artista vicentino Marco Borgarelli.

Una trentina di opere di Borgarelli, tele e quadri che si caratterizzano per l’utilizzo di materiali inquinanti prodotti dai mezzi di trasporto nel loro uso quotidiano, saranno esposte allo Spazio Shed fino al 2 maggio. Ovviamente il pubblico potrà ammirarle appena le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria lo permetteranno, ma nel frattempo l’artista inaugurerà l’esposizione in diretta sul suo profilo Facebook. “La mostra fa parte della programmazione culturale del 2020, ma a causa della pandemia è stata posticipata – ha spiegato l’assessore alla Cultura Barbara Corzato –  Ora, dopo un anno, ci troviamo ancora con i musei e gli spazi espositivi chiusi. Ciò non ci impedisce, però, di portare avanti le varie iniziative che abbiamo in cartellone per farci trovare pronti quando potremo finalmente tornare a vivere i luoghi della cultura.  Così abbiamo deciso di allestire la mostra in attesa di un miglioramento della situazione e di presentarla ufficialmente online”.

“Questa mostra vuole essere il punto di arrivo di un percorso iniziato più di 20 anni fa quando ho iniziato una riflessione sulla passività del sistema sociale, industriale e politico di fronte alla crisi ambientale causata dai nostri stili di vita – spiega Borgarelli – Nonostante i preoccupanti dati scientifici che evidenziano una condizione di danno ambientale irreparabile continuiamo a comportarci in maniera in maniera irresponsabile nell’uso dell’automobile e dell’energia prodotta dal combustibile fossile”.

Per la realizzazione della mostra Borgarelli ha collaborato con gli studenti del liceo artistico Boccioni di Valdagno che ne hanno curato la comunicazione grafica e si sono cimentati anche nella creazione di alcune opere dedicate all’emergenza ecologica e ambientale, esposte insieme a quelle dell’arista allo Spazio Shed. Restrizioni sanitarie permettendo, poi, nel mese di aprile e di maggio sono in programma anche degli incontri informativi su inquinamento dell’aria e malattie respiratorie, cambiamenti climatici e stile di vita e inquinamento alimentare.

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