È stata firmata in questi giorni la convenzione tra il Comune di Schio e il signor Massimino Dalla Riva per la conservazione e valorizzazione della sua collezione ornitologica composta da 1.823 esemplari tra volatili e altre specie animali trattati con procedura di tassidermia, attualmente custodita presso i locali comunali delle ex Scuole Marconi.

La collezione, trasferita a Schio nel 2019 da Marostica, è infatti attualmente ospitata in ambienti non accessibili al pubblico, in quanto situati all’interno di un edificio oggetto di interventi strutturali.

La convenzione sancisce ufficialmente il deposito di una parte della collezione, precisamente 918 esemplari – 718 volatili e 200 esemplari di altre specie animali – già presenti nei locali comunali – e impegna l’amministrazione alla custodia e alla tutela di questi beni, fermo restando l’impegno dell’amministrazione nell’esplorare le possibilità di una sistemazione definitiva, all’altezza del valore scientifico, didattico e culturale della collezione.

«Con questo atto si passa da una situazione di precarietà ad una cornice chiara, formale e responsabile – sottolinea l’assessore alla cultura, Marco Gianesini –. Abbiamo assunto l’impegno di custodire questi esemplari con la dovuta attenzione anche attraverso una polizza assicurativa a garanzia di eventuali danni, ma l’obbiettivo resta quello di individuare in futuro una sede definitiva adeguata per renderli fruibili alla cittadinanza».

Uno degli elementi centrali dell’intesa è infatti l’impegno da parte del signor Dalla Riva a donare l’intera collezione al Comune (comprensiva anche dei pezzi che attualmente sono conservati nella sua abitazione) non appena sarà definita una collocazione definitiva e stabile. In tal caso, la raccolta assumerà ufficialmente la denominazione di “Collezione Massimino Dalla Riva”, a riconoscimento del valore del lavoro svolto dal suo curatore.

«Questa firma rappresenta un passaggio importante – conclude Gianesini – sia dal punto di vista simbolico che fattuale perché riconosciamo il valore della collezione e ribadiamo anche la volontà di custodire e rendere fruibile un patrimonio raro, con l’obiettivo di istituire un futuro museo ornitologico che possa portare il nome del suo donatore e diventare punto di riferimento per la ricerca e la divulgazione scientifica».

 

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