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Schio. Un’opera di Pasquotti per arricchire la Collezione Civica

La Collezione Civica  si è arricchita di una nuova opera. La sezione scledense di Italia Nostra, infatti, ha donato al Comune di Schio un ritratto a carboncino su cartone (50x38cm) raffigurante probabilmente Giovanni Rossi, primogenito di Alessandro, firmato dal pittore Tommaso Pasquotti.

“Siamo grati a Italia Nostra per la donazione di questa preziosa e interessante opera – ha detto l’assessore alla Cultura, Barbara Corzato –. Verso la fine dell’Ottocento Pasquotti era il ritrattista preferito degli scledensi e molti suoi ritratti sono tutt’ora presenti nelle case delle antiche famiglie della città”.

Nato nel 1859 e originario di Conegliano, Pasquotti studiò all’Accademia di Belle Arti di Venezia. In seguito si trasferì a Schio, dove insegnò pittura e arti decorative. Svolse molteplici attività, come pittore, restauratore, docente e ispettore dei monumenti e degli scavi. Legato alla tradizione accademica, fu autore di dipinti e affreschi per una trentina di chiese del Veneto tra cui a Schio il duomo con la Via Crucis e alcune pale d’altare e per la chiesa di San Giacomo. Presentò ritratti alle esposizioni di Venezia (1887), Genova (1892) e a Roma nel 1906 partecipò con il ritratto dell’on. Antonio Toaldi, ora in Municipio. È anche autore di alcuni dei tondi raffiguranti i poeti che decorano il fregio del ridotto al Teatro Civico.