Nel 1920 la storia del volo si arricchiva di una pagina epica scritta da un aviatore thienese, Arturo Ferrarin, e dal suo fedele motorista, Gino Capannini: a bordo di velivoli S.V.A. 9 della Regia Aeronautica, aerei in legno e tela privi di cabina chiusa, Ferrarin, assieme al ten. Guido Masiero, decollando dall’aeroporto di Centocelle, raggiungeva Tokyo con un viaggio fortunoso di 18mila Km percorsi in oltre tre mesi.

Il raid aereo Roma-Tokyo fu, per quei tempi, un’impresa eccezionale e costituì il notevole contributo dato da un pilota italiano della prima guerra mondiale al progresso del volo aereo mondiale.

Oltre all’affermazione di piloti d’eccezione, come Ferrarin e Masiero, l’impresa rappresentò anche l’affermazione dell’industria aeronautica italiana, essendo il velivolo SVA ed il motore SPA di ideazione italiana, così come completamente italiani erano materiali, dalla tela delle ali all’ultimo bullone.

A distanza di cento anni, l’Amministrazione Comunale vuole ricordare con la dovuta solennità l’impresa di Ferrarin, ma, assieme ad essa, anche celebrare il mondo del volo aereo, che proprio a Thiene ha da allora occupato un posto particolare e privilegiato, evolvendo e crescendo con gli anni.

Oggi, infatti, la città vanta una struttura aeroportuale nella quale è presente un’offerta a 360 gradi di discipline e attività collegate al mondo del volo, ospitando una dozzina di  associazioni.

Siamo partiti a settembre – spiega Giampi Michelusi, Assessore referente per il Centenario – con i Campionati Nazionali di Paracadutismo organizzati dall’associazione thienese Skydive insieme a AeC Etruria sotto l’autorità dell’Aero Club d’Italia. L’evento ha segnato l’avvio dell’anno di iniziative del Centenario. Un anno, questo dell’anniversario della Trasvolata Roma-Tokyo 1920-2020, che parte proprio sotto il segno del volo e della cultura aeronautica e che avrà il lancio ufficiale in occasione di un evento eccezionale, il Corso di Cultura Aeronautica “Arturo Ferrarin”, che l’Aeronautica Militare proporrà dal 14 al 24 ottobre agli studenti degli Istituti scolastici proprio a Thiene, in un inedito quanto mai stimolante parallelismo.

Il Corso fortemente voluto dall’Associazione Roma Tokyo Hangar Museum RTHM con il sostegno dall’Amministrazione e della Società di gestione dell’Aeroporto di Thiene, coinvolgerà per due settimane 250 studenti di ambo i sessi e di età compresa tra i 16 e i 20 anni. Un breve ma entusiasmante avvicinamento teorico e pratico alla disciplina del volo, intesa non solo come passione, ma anche come sbocco professionale, e che in chiave simbolica intende riproporre ai ragazzi l’impresa e il sogno di Ferrarin”.

L’iniziativa sarà presentata ufficialmente nel corso del Media Day in programma il prossimo 18 ottobre.

Il Corso – prosegue Michelusi –  ben rappresenta il sodalizio avviato tra l’Aeronautica Militare, la Città, l’Aeroporto di Thiene e i discendenti di Ferrarin, un sodalizio che in questa particolare occasione vedrà i velivoli del 60° Stormo vestire una speciale livrea commemorativa. L’auspicio è che questa sinergia con l’Aeronautica Militare possa concretizzarsi in una presenza di spicco della Forza Armata in occasione dell’importante manifestazione aerea in calendario a fine settembre del prossimo anno, sempre nel nostro Aeroporto”.

L’imminente Corso di cultura Aeronautica “Arturo Ferrarin”, riservata agli studenti, e la manifestazione aerea “Flighthiene 2020”, aperta a un vasto pubblico di visitatori e appassionati, rappresenteranno i due eventi di copertina che apriranno e concluderanno il Centenario.

Tra questi due eventi legati al volo, il programma del Centenario offrirà un fitto calendario di iniziative a carattere storico, espositivo e rievocativo sulla figura del celebre aviatore concittadino.

 

ARTURO FERRARIN

Nasce a Thiene il 13 Febbraio 189 da Antonio Ferrarin e Maria Ciscato, famiglia di industriali tessili. Sesto di sette fratelli, iniziò gli studi presso il Liceo classico Foscarini di Venezia e poi li completò presso l’Istituto tecnico Fusinieri di Vicenza. Prende parte alla prima guerra mondiale, prima come mitragliere nel corpo degli aviatori, poi, dall’agosto 1916 diventa pilota e Sottotenente da caccia nella Sezione staccata per la difesa di Bergamo della 122^ squadriglia, poi nella 108^ squadriglia Nieuport di Trenno vicino a Milano e poi nella 82^ squadriglia. Per il suo coraggio, la difesa della Patria e il valore delle sue azioni è stato insignito della Medaglia d’argento al valore aeronautico.

Nel  1920 acquistò fama mondiale con il Raid Roma – Tokyo ideato da Gabriele D’Annunzio e compiuto con il tenente Guido Masiero a bordo di velivoli S.V.A. 9 della Regia Aeronautica, aerei in legno e tela privi di cabina chiusa. Parte il 14 Febbraio e impiega 109 ore di volo per percorrere 18.000 km. Sono con loro i motoristi Cappannini e Maretto.

Durante la spedizione, Ferrarin fa tappa in Cina facendo scalo a Canton (21 aprile) con la città allagata per la pioggia, poi a Fuzhou (28 aprile) dove fu ospite della famiglia Theodoli, il 2 maggio arriva a Shanghai, atterrando all’ippodromo. Restò nella città per una settimana densa di festeggiamenti e ripartì quindi per Pechino dove ricevette l’onorificenza dell’ordine della Tigre.

Arriva a Tokyo il 31 Maggio 1920 dove gli fu consegnata la spada del samurai, la più alta onorificenza nipponica. Nel 1928 con il capitano Carlo del Prete, a bordo di un velivolo terrestre conquistò il primato mondiale di durata di volo in circuito chiuso (7.666 km in 58h 37 min) ed il primato di distanza senza scalo da Montecelio (Roma) a Touros (Brasile), percorrendo in 49 h e 19 m 7.188 km. Per questa impresa fu decorato di Medaglia d’oro al valore aeronautico e ricevette numerose onorificenze straniere.

Arturo Ferrarin descrisse i suoi raid nel libro Voli per il Mondo del 1929.Muore  nel 1941, all’aeroporto di Guidonia vicino a Roma collaudando un velivolo sperimentale.

È sepolto insieme alla moglie nel cimitero di Induno Olona, in provincia di Varese in Lombardia. Gli sono stati dedicati un monumento nel parco del Museo storico dell’Aereonautica militare a Vigna di Valle vicino a Roma, un busto in marmo di  Adolfo Wildt, un monumento in piazza Scalcerle a Thiene (VI) e sempre a Thiene la piazza del Municipio, una Scuola Media ed una Materna.

La compagnia di bandiera Alitalia ha dato il nome “Arturo Ferrarin” ad uno dei suoi Boeing 767, che percorre la rotta Milano-Chicago e altre rotte.

In Giappone è stato realizzato dal regista Hayao Miyazaki un film d’animazione dal titolo Porco Rosso nel 1992  dove compare il personaggio dedicato a Ferrarin.

 

 

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