Un progetto che intreccia storie, tradizioni e paesaggi in un’unica, potente mappa emotiva, capace di dare voce al territorio e di renderlo protagonista di un nuovo modo di fare turismo: più umano, sostenibile e profondamente radicato nella memoria collettiva.
“Totem”, il progetto del musicista Fabio Bonelli realizzato a Roana nell’ambito del progetto di ricerca “Lab Village – Turismo, Cultura e Industrie Creative”, finanziato da Pnrr e condotto da Università Ca’ Foscari Venezia in qualità di capofila dello Spoke 6 di Consorzio iNEST, ha aperto la 20esima edizione del Festival Cimbro Hoga Zait, organizzato dal Comune di Roana in collaborazione con le Proloco e le associazioni locali. Insieme a Fabrizio Panozzo, docente di Politiche culturali e responsabile scientifico dello Spoke 6 di iNEST, e a Diego Dalla Via, direttore artistico dell’azione pilota “Montagna” che ha coinvolto anche i territori di Tonezza del Cimone e Lavarone, Fabio Bonelli ha raccontato al pubblico un’esperienza sonora che tocca la memoria collettiva attraverso le storie di vita degli abitanti, degli oggetti, delle tradizioni: una vera e propria “mappa emotiva” tra sentimenti, trasformazioni e mestieri.
Dalla “Tintannona” la melodia composta da tre note creata dalle tre campane del campanile di Roana che scandiva i ritmi della vita contadina, alle fascere di legno in abete rosso per la produzione del formaggio che accompagnano il “miracolo” della trasformazione da latte a cagliata. E ancora le storie della lavorazione del legno, la festa dei coscritti, simboleggiata dal carro che gira per le vie del paese, lo scambio dei cuchi, vere opere d’arte in miniatura che esprimono una dichiarazione pubblica d’amore: i ragazzi regalano il cuco all’amata il 25 aprile, le ragazze contraccambiano con le uova durante la Grande Rogazione. Il suono del legno mentre viene tagliato, l’azzurro del cielo quando al rintocco delle campane le persone volgono lo sguardo verso l’alto, il verde brillante dei prati in primavera e quello dei boschi: una narrazione fatta di immagini, suoni, colori, voci.
“Lab Village – Turismo, Cultura e Industrie Creative” è una rete di laboratori che sta prendendo forma nel Nordest per ideare e sperimentare nuovi prodotti o servizi finalizzati a promuovere un turismo culturale sostenibile, come ad esempio itinerari turistici immersivi o didattici, percorsi culturali, soggiorni o incontri enogastronomici, spettacoli dal vivo, nuovi approcci al marketing territoriale. Un’occasione di sviluppo economico e culturale ma anche di un nuovo modo per rinsaldare il legame tra le comunità e il mercato, favorendo la nascita di un turismo più inclusivo e innovativo.
