Inaugurato in un clima di festa nei pressi della piazza di Zugliano un murales realizzato con l’antica tecnica del graffito dall’artista agordino Dunio Piccolin. L’opera di 17 metri quadri è andata a riqualificare una cabina dell’Enel posizionata all’inizio di via Crosara, visibile dalla piazza del capoluogo. Il soggetto proposto all’artista ha voluto omaggiare il legame tra le due comunità, quel filo di seta tra Agordo e Zugliano che,  in occasione del trentennale,  con il medesimo titolo ha visto la pubblicazione di un lavoro di ricerca curato a sei mani dagli zuglianesi Giulio Dalla Ricca e Arianna Brazzale assieme all’agordino Patrizio De Ventura.
Zugliano ed Agordo sono ufficialmente gemellati dal luglio del 1989 in ricordo di tante ragazze che da metà ‘800 arrivarono a lavorare presso la “Cascami seta” di Zugliano, una delle ditte che hanno dato vita alla rivoluzione industriale nell’alto vicentino. Una storia di emigrazione alla quale molti locali guardano con affetto ricordando nonne o zie agordine. L’idea del progetto murales partita da Michela Paganin, presidente del “Comitato di Gemellaggio”, è stata subito raccolta dall’amministrazione comunale zuglianese e in poche settimane ne ha visto la realizzazione grazie alla collaborazione di E- Distribuzione, alla disponibilità immediata dell’artista Dunio Piccolin con il prezioso supporto di Sergio Binotto. All’inaugurazione, oltre al Comitato di Gemellaggio e a tutta la giunta comunale di Zugliano è intervenuto anche il sindaco di Agordo, Roberto Chissalè, gradito ospite. Il sindaco di Zugliano, Sandro Maculan, a conclusione dell’inaugurazione ha sottolineato: “Una storia con protagonisti le donne, il lavoro e l’immigrazione. Questo graffito ne diventa icona efficace, semplice da leggere e ricordare anche per la nostra generazione che non ha conosciuto l’esperienza dei nostri avi vissuti masticando pane e fatica”.

TITOLO: Il filo di seta tra Agordo e Zugliano

AUTORE: Dunio Piccolin (Falcade BL)
DIMENSIONI 17 mq
TECNICA: graffito

DATA REALIZZAZIONE: Giugno 2022

DESCRIZIONE: L’opera è un omaggio al gemellaggio tra le due comunità, siglato nel luglio del 1989, che intende ricordare le giovani agordine emigrate a Zugliano a partire dalle seconda metà del 1800 per lavorare presso la ditta “Cascami seta”. Molte di queste si stabilizzarono e formarono famiglia nel vicentino.

Sulla sinistra del graffito vi è la raffigurazione di una famiglia in montagna che vede partire per Zugliano alcune ragazze. Sullo sfondo il Monte Framont, simbolo di Agordo. A seguire tre fanciulle che giungono a Zugliano nei pressi della Cascami seta. Al centro un passaggio della lavorazione del baco da seta e in fondo due operaie al lavoro su una macchina: simbolo della nascente industrializzazione. Infine una famiglia composta da una agordina con un uomo di Zugliano. Il bimbo, figlio della coppia accoglie il lungo filo di seta che è collegato con la montagna, simbolo dell’unione e del gemellaggio tra le due comunità.

 

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