In tre francobolli la storia del cinema, e domenica 25 luglio ad Asiago la Svizzera ha vinto il premio internazionale di Filatelia. Per il Turismo invece è stato premiato il Lussemburgo mentre alla Slovenia il premio per l’Ambiente.

Con l’insolita celebrazione del cinema come momento di aggregazione sociale nel corso di oltre un secolo raccontata attraverso tre francobolli-fotogramma, la Svizzera conquista il Premio internazionale Asiago d’arte filatelica, giunto alla sua 51esima edizione. Attraverso spezzoni di pellicola, il grafico zurighese Michael Sünzi, è riuscito a mettere in risalto la valenza storico culturale del francobollo, confermando che attraverso di esso si può leggere la storia del mondo e dell’uomo con tutti gli eventi che ne hanno caratterizzato i cambiamenti. Come il cinema, appunto. Le immagini, dal forte impatto comunicativo, mostrano il variare degli strumenti di proiezione, degli operatori, fra cui una donna, degli ambienti, del pubblico d’ogni età, del suo abbigliamento, delle sue abitudini, come l’utilizzo di assistere alle proiezioni con occhialini 3D.

In Svizzera, assicurano alle Poste di Berna, il cinema continua ad avere un buon seguito, come i duemila film proiettati nel 2019 in 600 sale presso i cui botteghini sono stati staccati 12.865.531 biglietti, mentre negli ultimi venticinque anni in testa alla hit parade delle pellicole proiettate figura “Titanic”, e al decimo posto la il film made in Svizzera “I fabbricasvizzeri” girato nel 1978.

E’ toccato a Massimo Carraro, console di Svizzera, ritirate dalle mani di Franco Sella, vicesindaco di Asiago, il trofeo: un multiplo di Giò Pomodoro, e con esso il diploma.

Proseguendo nel proprio lavoro, il collegio giudicante composto da Raùl Berzosa, Giancarlo Bortoli, Franco Filanci, Valter Forte, Paola Manazza-Artslife, Giorgio Migliavacca, Bruno Prosdocimi, Gaetano Thiene, Marco Ventura e Marino Zanotti  ha individuato in uno dei cinque francobolli della Slovenia, il miglior dentello riferito al rispetto dell’ambiente. Tra le cinque azioni scorrette proposte attraverso altrettanti francobolli (gomme da masticare gettate sui marciapiedi, muri imbrattati, mozziconi di sigarette gettate dai finestrini delle automobili, discariche abusive) ha prevalso il taglio di valore “D”, con il quale Zlatko Drčar è riuscito ad esprimere “nel modo più netto e significativo”. Diego Rigoni ha consegnato a Damjan Lah delle Poste slovene la targa della Spettabile Reggenza dei Sette Comuni. “Il bidone ricolmo di cibi scartati”, rappresentato sul francobollo, è stato fatto presente “deve far riflettere sull’inutile spreco alimentare”.

E’ un turismo che si colloca al di fuori delle correnti che vanno per la maggiore quello che viene dal Lussemburgo e che i giudici dell’Oscar della filatelia hanno voluto premiare. Si tratta difatti di una forma di turismo più immediata e abbordabile, quello rurale. Alla scoperta dei paesaggi più semplicemente naturali e, per i bambini, di animali veri, per una volta non sotto forma di arrosto o di bistecche. Dei disegni si è occupato Eugène Kalmus. In questo caso la targa è stata consegnata a Isabelle Faber, direttore comunicazione e relazioni pubbliche del Lussemburgo e dal console Gian Angelo Bellati.

Non poteva mancare uno specifico richiamo al Covid 19 che ha generato un numero considerevole di emissioni, alcune delle pochi dei quali con precise finalità benefiche. Fra queste produzioni l’Accademia di filatelia e storia postale diretta da Franco Filanci, ha deciso di premiare l’originale francobollo d’Austria per la creatività dimostrata dalla sua autrice, Marion Füllerer, la quale ha saputo raffigurare l’altra misura contro la diffusione del Covid, il distanziamento sociale, visualizzando varie distanze, fra cui quella prevista di un metro, con un elefantino. Con un’ironica allusione al panico da igiene che ha colpito molti, la perforazione della carta valore postale simula quella usata per la carta igienica.

A sua volta l’Accademia Olimpica ha scelto il 3,70 euro della Germania, opera di Susan Stefanizen, per l’inedito riferimento alle molte donne che appoggiarono e sostennero la Riforma luterana, momento determinante nella storia del secondo millennio, anche se di loro non si fa quasi mai cenno. Donne che divennero mogli e consigliere di Pastori luterani, nonché madri.

Merito principale del Premio Asiago, a parere di Franco Filanci, è quello di “non aver puntato su una generica bellezza, che comprende gusti sempre variabili, ma proprio  sull’Arte , cioè sulla creatività che è aderenza alla realtà e alla cultura del momento”.

La cerimonia è stata aperta dalla “timbratura” dei ricordi postali tributati a due colonne del Premio Asiago di filatelia. L’annullo italiano che ricorda Maurizio Stella, per cinquant’anni organizzatore del Premio è stato  impresso dalla moglie, Nadia Stella con l’assistenza di Enrico Menegazzo che si è ripetuto con l’annullo di Mario Rigoni Stern, stampigliato dalla sorella Maria e dal figlio dello scrittore, Alberico Rigoni Stern. Gli stessi che con Rosemaria Stacchini, responsabile dell’Ufficio filatelico di San Marino, hanno stampigliato l’annullo del Titano con la firma del commemorato e i dei papaveri rossi che rimandano alla composizione di Fabrizio De Andrè.

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