Salvo il pasto degli scolari di Foza con l’auto del Comune, che ogni giorno fa la spola da Gallio. Da lì vengono caricati i piatti caldi preparati da una cooperativa di Bologna che, fino al giugno scorso, uscivano dalle cucine di 4 ristoranti della zona.

Una misura in extremis, messa in campo dall’amministrazione comunale di Foza, dopo la convenzione vecchia di 5 anni e scaduta il 30 giugno scorso coi quattro ristoratori del paese.
Nessun rinnovo dei patti per i circa 4200 pasti da servire da settembre a giugno per i bimbi dell’asilo, oltre agli alunni delle elementari e medie.
“Si è appurata l’indisponibilità dei medesimi gestori di proseguire il servizio per l’anno scolastico 2019/2020”. Così viene messo nero su bianco nella determina dirigenziale del Comune di Foza. Undici pagine che ricostruiscono la storia del servizio di mensa scolastico, non sempre facile per il piccolo comune di montagna che conta poco meno di 700 anime.
Tra loro le giovani leve che vanno a scuola, alle quali garantire il pasto. Ogni giorno, dal lunedì al venerdì, per i bimbi dell’asilo. Il martedì per gli alunni delle elementari e medie, oltre al mercoledì sempre per gli studenti più grandicelli.

Un pasto meglio se preparato con prodotti del territorio. Questa la convinzione del Comune di Foza che, nel 2014, decide di affidarne la preparazione ai quattro ristoratori del paese. Anche per “incoraggiare l’economia locale in un frangente di crisi -si legge ancora nella determina comunale-valorizzando nel contempo le risorse imprenditoriali presenti nel territorio”.

A nulla però sono valsi gli incontri durante le vacanze estive coi ristoratori di Foza, per cercare di rinnovare la convenzione. Mettendo in ‘crisi’ il Comune che ha chiesto aiuto alla vicina Gallio.
Lì, infatti, ora vengono preparati i pasti per i bambini di Foza. Nel centro di cottura che si trova all’interno dell’asilo di Gallio, opera già una cooperativa con sede legale nel bolognese. A quest’ultima l’affidamento diretto in urgenza da parte dell’amministrazione comunale, a fronte di una spesa di poco meno di 30mila euro, coperta per l’80,13% dalle famiglie dei bimbi.
Piatti caldi che ogni giorno partono dall’asilo galliese, percorrendo una decina di chilometri a bordo di un’auto del Comune di Foza, guidata da un proprio dipendente.  Salvando così, fino al prossimo giugno, il servizio di refezione scolastica.

Paola Viero

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