Con quaranta persone positive al covid nel Comune di Gallio e l’ospedale di Asiago che ha dovuto riaprire il reparto covid, il sindaco Emanuele Munari lancia un appello: “Dobbiamo essere responsabili”.

Ha la voce ferma e non lascia spazio a mezze misure a gesti di tolleranza, quando invoca ai suoi cittadini di rispettare le regole per fare in modo che l’ospedale non sia costretto a chiudere altri reparti per concentrarsi sul coronavirus e perché il personale non sia sottoposto a turni massacranti.

Munari chiede responsabilità e civiltà, anche nel modo di comunicare a di informarsi. “Non sopporto più la parola ‘impestato’, che viene utilizzata da chiunque e con estrema leggerezza – ha detto con tono risoluto – Non ci sono impestati, non si parla di impestati, ma di contagiati”.

Poi passa ai numeri, che chiede di essere analizzati nella loro realtà e non per sentito dire: “Ci sono circa duecento persone positive in Altopiano, quaranta nel solo Comune di Gallio – ha continuato il primo cittadino – Il nostro ospedale, ad Asiago, ha riaperto il reparto covid, che mi auguro sarà poco frequentato. Dobbiamo comportarci bene, per non mettere la struttura sotto stress e per questo dobbiamo fare massima attenzione con il nostro comportamento”.

Munari non ha mancato di rivolgere un pensiero ai cittadini che svolgono lavori nel settore della ricezione e del turismo, che mai come quest’anno saranno costretti a subire un duro colpo. “Penso agli albergatori, ai ristoratori e ai nostri commercianti – ha concluso Emanuele Munari – E mi rivolgo ai cittadini. Per quest’anno siate solidali con il vostro paese e con il territorio, fate i regali di Natale nei nostri negozi e sostenete l’economia locale”.

A.B.

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