E’ una storia a lieto fine quella andata in scena nella stanza di un’abitazione di Gallio dove una mamma non si è persa d’animo dopo aver rotto le acque nel soggiorno di casa.

Il parto è arrivato 37 minuti dopo e così è nata Carola. Il lieti evento è stato il 4 settembre, quando Marika Pertile, già madre di due bambini di 10 e 7 anni, ha sentito dentro di sé che la sua piccola voleva vedere la luce. Marika, sposata con Francesco e residente nel quartiere Bertigo del Comune altopianese, ha capito subito che non poteva raggiungere l’ospedale di Bassano e che non c’era altra scelta, dato che come ormai noto, il reparto di maternità dell’ospedale di Asiago è chiuso da mesi.

Carola è nata senza complicazioni per fortuna, anche se la puerpera, subito dopo il parto, è stata trasportata tempestivamente al San Bassiano per la mancata espulsione della placenta.

Ha rischiato un’emorragia, ma ora sta bene e a Tva ha raccontato la sua esperienza, senza nascondere la polemica per un reparto di maternità che manca sull’Altopiano e che ha costretto molte neomamme a dare alla luce i loro piccoli anche in condizioni precarie.

E’ di oggi la notizia dell’incontro avuto tra i sindaci dell’Altopiano e l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin. Quando i primi cittadini hanno chiesto rassicurazioni sul futuro del nuovo ospedale di Asiago, l’amministratore di Palazzo Balbi ha detto che il punto nascite non è in discussione ma che l’attività è sospesa a causa della carenza di personale che sta penalizzando tutti gli ospedali del Veneto e dell’Italia. Manuela Lanzarin ha confidato di contare sul prossimo concorso indetto da Azienda Zero affinchè ad Asiago rientrino le figure professionali necessarie per far ripartire non solo il punto nascite, ma tutti quei servizi imprescindibili per una zona di montagna come l’Altopiano.

N.B.

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