Ogni anno nelle case dei vicentini circa 67 kg di cibo per abitante finiscono nella pattumiera. Il dato è assolutamente in linea, infatti, con quello nazionale e risulta migliore rispetto a quanto fanno in molti altri Stati. Se si considerano le nazioni dell’Unione Europea, emerge che i cittadini del Belpaese sono più responsabili dei cugini francesi, che in un anno gettano alimenti per 85 kg a testa, dei tedeschi (75 kg), mentre gli inglesi sono a quota 77 kg.

“Il lavoro da fare è ancora molto – ha spiegato ieri sera il presidente di Coldiretti Vicenza, Pietro Guderzo, in occasione del convegno di apertura del Festival dell’Agricoltura di Bressanvido, a Villa Pagiusco, sul tema “Quanto spreco” – e va affrontato sotto il profilo etico e culturale. È un tema che sta particolarmente a cuore a Coldiretti, da sempre impegnata attraverso campagne educative ed informative mirate, rivolte alle diverse generazioni, dai più piccoli agli adulti”.

Attorno al tavolo, assieme al presidente Guderzo, lo chef stellato vicentino Alessandro Dal Degan, che ha portato la propria esperienza: “per limitare gli sprechi abbiamo introdotto nel nostro ristorante gourmet un unico menù degustazione e le prenotazioni vengono accettate sino a 24 ore prima, così da poter elaborare la materia prima e non acquista alimenti in eccesso”.

Altrettanto interessante l’esperienza dell’industriale Remo Pedon, che nella propria azienda reimpiega gli scarti dei legumi con fantasia. “Gli scarti di lavorazione ci sono anche nella nostra azienda e non volevamo pensare che del cibo andasse eliminato come immondizia. Così, grazie ad una cartiera, abbiamo realizzato una filiera nuova, che trasforma gli scarti dei legumi in carta e packaging. Il nuovo progetto, che partirà a breve, prevede la produzione di fertilizzanti, sempre a partire dagli stessi scarti di lavorazione dei legumi”.

Del recupero delle eccedenze alimentari e dei prodotti prossimi alla scadenza, ha parlato Christian Sassaro, dell’Associazione Da Spreco a Risorsa, che ha sottolineato come, attraverso una rete di oltre 50 supermercati vicentini, vengono raccolti ogni anno 22mila quintali di alimenti, destinati a 650 famiglie e 100 associazioni che opera nel territorio per aiutare le persone in difficoltà.

Un lavoro importante, cui fa eco don Enrico Pajarin, direttore della Caritas Diocesana di Vicenza: “Attraverso i nostri oltre 90 punti contribuiamo ad aiutare oltre tremila persone in grande difficoltà. Un dato che deve far riflettere, specie se consideriamo che negli ultimi 15 anni la povertà assoluta, anche nel Vicentino, è passata dal 3 al 10%. In città, lo scorso anno, abbiamo servito oltre 58mila pasti grazie ai 400 volontari che ogni giorno sono al nostro fianco”.

Questi dati fanno comprendere, una volta di più, quanto sia importante tagliare gli sprechi in generale e quelli alimentari in particolare. “L’educazione al consumo comporta un lavoro lungo e faticoso – conclude il presidente Guderzo – ma Coldiretti con Campagna Amica ha intrapreso questo percorso da tempo, con apprezzabili risultati. Non dobbiamo dimenticare che quando acquistiamo un prodotto direttamente dal produttore si contribuisce a tutelare il territorio, che gli agricoltori custodiscono, nonché la biodiversità, che dobbiamo assicurare anche alle future generazioni”.

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