La notizia di due focolai di coronavirus che si sono ‘riaccesi’ tra i pazienti dell’ospedale di Asiago ha colto di sorpresa la direzione sanitaria. “Tutto sotto controllo”, ha dichiarato il commissario della Ulss 7 Bortolo Simoni, che ha spiegato l’accaduto nell’incontro con la stampa.

“Si tratta probabilmente di asintomatici che sono risultati negativi e si sono positivizzati, poiché anche i test hanno un lasco di tempo”, ha spiegato il dirigente.

L’ospedale di Asiago era rimasto chiuso per sanificazione dopo essere diventato un importante cluster, con casi tra pazienti e operatori. Chiusa la struttura, sanificata, è stata gradualmente riaperta, con 18 posti in un solo piano.

“Abbiamo riaperto in modo graduale per essere prudenti e avere la situazione sotto controllo – ha dichiarato Simoni – Alla riapertura, dopo che l’ospedale è stato sanificato, abbiamo trovato due piccoli focolai che non ci spieghiamo. Questo che ci deve indurre a massima prudenza. Potrebbero essere causati da portatori asintomatici erano risultati negativi”.

Questo non fermerà la graduale ripartenza dell’ospedale, che da lunedì 4 maggio comincerà a riprendere altre funzioni. All’ingresso ci sarà un varco presidiato, come in tutte le altre strutture, con scanner per misurare la temperatura e le vie di entrata e uscita saranno tenute separate.

“Riprenderà in modo prudente anche l’attività ambulatoriale – ha concluso la direzione –Sarà favorito il teleconsulto e non saranno ammessi accompagnatori per persone che non ne hanno necessità”.

A.B.

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