È un inizio primavera difficile, in Veneto, dal punto di vista meteorologico. Il repentino alternarsi di periodi molto caldi e periodo molto freddi sta infatti determinando danni a molte colture. Lo spiega Arpav, che ha registrato una fase calda da record a fine febbraio, con temperature che hanno raggiunto i 22 gradi in pianura, con punte di 25 gradi, seguita da un lungo periodo freddo tra la fine della seconda decade e l’inizio della terza decade di marzo, quando le temperature minime sono state molto inferiori alla media, con frequenti gelate. A fine marzo, tuttavia, una nuova ondata di caldo a potato a temperature massime di 24 gradi, con punte di 27, segnando nuovi record in 52 stazioni di rilevamento su 109 per le massime, in 41 stazioni per le medie e in 20 stazioni per le minime. A inizio aprile, infine, una nuova irruzione di freddo ha portato le minime sotto zero, con punte di -4 e un nuovo record di freddo in 25 stazioni di rilevamento. Cio’ ha causato un forte shock termico nelle piante frutticole che si trovavano in attivita’ vegetativa, mettendone a rischio la produzione.

Fonte Arpav

 

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