Una pattuglia dei Carabinieri, durante un normale servizio perlustrativo, veniva avvicinata da un turista il quale segnalava che, mentre passeggiava nei sentieri dell’Altopiano, aveva notato delle “strane piante” in un terreno situato in via Brigata Liguria di Cesuna di Roana. I militari, appena ricevuta la descrizione delle piante comprendevano subito che poteva trattasi di canapa. Immediatamente veniva organizzato un servizio di ispezione accurata e assieme agli altri colleghi di rinforzo si accertava che effettivamente si trattava di piante di marijuana. Partivano quindi gli accertamenti approfonditi per individuare la proprietà del terreno appurando che si trattava di una settantacinquenne del luogo ma, di fatto, il terreno era coltivato dal genero M.P. 46enne, artigiano asiaghese. Subito rintracciato, i militari perquisivano la sua abitazione e, nell’occasione, non esitava ad ammettere le proprie responsabilità attribuendosi la paternità delle sette piante adulte di marijuana, alcune delle quali coltivate all’interno di una piccola serra. Lo stesso precisava di farne solo uso personale e spontaneamente consegnava ai militari anche dei semi di canapa e altri dodici grammi di erba già essiccata e pronta all’uso.

Ai militari di Canove quindi non è rimasto che: sequestrare tutta la droga rinvenuta a casa, piantata sul terreno e in serra, avviare le formalità di rito e denunciarlo alla procura berica per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente oltre che a segnalarlo, quale assuntore, alla Prefettura di Vicenza per i provvedimenti amministrativi di competenza.

Per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagini in relazione alle vicende sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

Comunicato Stampa a cura dei Carabinieri

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