“Oggi i prodotti ultraformulati, spacciati per alimenti, non sono altro che frutto di numerose lavorazioni in laboratorio e vengono spacciati per cibo dalla gran parte delle catene della grande distribuzione. Prodotti dai colori accattivanti, spacciati per sani e poco calorici, ma che nascondono un retroscena spesso sconosciuto. Noi cittadini e consumatori abbiamo il diritto di sapere cosa portiamo in casa, sia che si tratti di prodotti ultraformulati, sia nel caso di prodotti frutto di trattamenti da anni vietati nel nostro Paese, in quanto pericolosi per la salute umana. È importante che vi sia un’etichettatura trasparente europea, così da avere la certezza che quando acquistiamo dei prodotti alimentari ciascun Paese che li produce rispetti le medesime regole condivise. Una questione di rispetto della concorrenza, ma soprattutto di rispetto verso i cittadini”. Con queste parole Cristina Zen, vicepresidente di Coldiretti Vicenza, è intervenuta ieri mattina al Complesso universitario di Viale Margherita a Vicenza, in occasione del convegno sul tema: “La scienza che mangiamo”, svoltosi nell’ambito della Giornata mondiale della sicurezza alimentare nel luogo deputato a formare gli esperti in materia, in quanto a Vicenza ha sede il corso universitario in Sicurezza alimentare.

Con l’occasione la vicepresidente Zen ha anche ricordato che Coldiretti ha lanciato una proposta di legge di iniziativa popolare con l’obiettivo di raggiungere un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini ed il reddito degli agricoltori. La misura renderebbe obbligatoria l’origine degli ingredienti su tutti i prodotti alimentari venduti nell’Unione Europea. Solo così sarà possibile porre fine all’inganno dei prodotti stranieri spacciati per tricolori permesso dall’attuale norma del codice doganale sull’origine dei cibi che consente l’italianizzazione grazie ad ultime trasformazioni anche minime, come avviene nel caso anche dei semilavorati cinesi. È possibile sottoscrivere la proposta di legge in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e in tutte le sedi territoriali ma anche sul web. Basta collegarsi al sito https://eci.ec.europa.eu/049/public/#/screen/home.

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