Adesso la sfida sarà il suo funzionamento.
È stata inaugurata oggi ad Arsiero una nuova Casa di Comunità, ulteriore passo avanti nel potenziamento della sanità territoriale in Veneto. Il presidio, che si inserisce nel quadro delle 99 Case di Comunità previste a livello regionale, rappresenta un punto di riferimento fondamentale per l’assistenza integrata, in particolare per la popolazione più anziana, fragile e affetta da patologie croniche.
Nel territorio dell’Ulss 7 Pedemontana, sono otto le strutture previste, suddivise equamente tra il Distretto 1 e il Distretto 2. Finora, oltre ad Arsiero, sono state già inaugurate le Case di Comunità di Asiago e Malo. Mancano all’appello Bassano del Grappa, Thiene-Schio, Marostica e Romano d’Ezzelino, che saranno completate a breve, proseguendo a ritmo sostenuto.
Queste strutture diventano elementi centrali per una sanità di prossimità, più accessibile e più vicina ai cittadini. All’interno delle Case di Comunità operano medici di medicina generale, infermieri di famiglia, specialisti e altri professionisti sanitari. Non solo centri di cura, quindi, ma luoghi di accoglienza e presa in carico immediata, fondamentali per garantire un primo accesso efficiente e appropriato al sistema sanitario.
Il territorio aveva già visto, nel 2021, l’attivazione di un punto di primo intervento con ambulanza, volto a migliorare la gestione delle emergenze-urgenze locali. La nuova Casa di Comunità si affianca ora a questa realtà, contribuendo a completare la rete di servizi a supporto della salute pubblica.
A sottolineare l’importanza dell’iniziativa è stata l’assessore alla Sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, presente all’inaugurazione «La Casa di Comunità è un presidio fondamentale per rendere la sanità più vicina e accessibile, soprattutto per le persone più fragili. È il luogo dove i cittadini possono trovare risposte precise, rapide e integrate, senza dover necessariamente rivolgersi all’ospedale. In questo modo alleggeriamo le strutture ospedaliere e garantiamo un’assistenza più personalizzata e continua. Abbiamo fatto un grande investimento, ma io dico sempre: anche solo salvare una vita, ripaga di tutto.»
L’inaugurazione nell’inaugurazione ed il lascito di Silvio Martini
L’inaugurazione della Casa della Comunità di Arsiero è stata anche l’occasione per un piccolo “evento nell’evento”: all’interno della struttura è stata infatti svelata una targa in memoria di Silvio Martini, cittadino residente in Arsiero scomparso nel 2010 che ha destinato la propria eredità a sostenere l’attività ambulatoriale di Cardiologia nel suo Paese, come forma di gratitudine per l’assistenza ricevuta nell’ambulatorio all’epoca attivo. Con l’attivazione della nuova Casa della Comunità, l’Azienda socio-sanitaria ha potuto infatti reintrodurre il servizio, dando così attuazione al desiderio manifestato dal sig. Martini.
«Come noto – spiega Carlo Bramezza, Direttore Generale dell’Ulss 7 Pedemontana – nelle Case della Comunità è prevista anche un’attività specialistica ambulatoriale, con la presenza a rotazione di vari specialisti in funzione delle necessità assistenziali della popolazione. Sicuramente tra le specialità più richieste e dunque presenti in tutte le nostre Case della Comunità vi è la Cardiologia: con l’attivazione della nuova Casa della Comunità abbiamo quindi potuto riattivare il servizio e realizzare il desiderio del sig. Martini. Questa è una storia di grande generosità, che dimostra anche quanto importante sia per i cittadini poter contare vicino a casa anche su un’assistenza specialistica e dunque quanto la nuova organizzazione delle Case della Comunità sia effettivamente rispondente ai bisogni e desideri della popolazione. Utilizzeremo il lascito del sig. Martini per acquistare una serie di apparecchiature per la diagnostica cardiologica ambulatoriale, che troveranno collocazione naturalmente in primis nella sede di Arsiero, ma anche in altri presidi del territorio, perché la generosità del sig. Martini ci consente di pensare ad un intervento di rilievo che andrà a beneficio dei pazienti che soffrono di malattie cardiache».
La targa in memoria del sig. Silvio Martini è stata svelata alla presenza della Direzione Strategica dell’Ulss 7 Pedemontana, dell’Assessore regionale alla Sanità e ai Servizi Socio-Sanitari Manuela Lanzarin e della dott.ssa Giovanna Erente, direttore della Cardiologia dell’ospedale San Bassiano e direttore facente funzione della Cardiologia dell’ospedale di Santorso, che è nata e tuttora risiede ad Arsiero.
di Redazione AltovicentinOnline
