Il comune di Santorso attiva il registro del testamento biologico. A pochi mesi dall’approvazione della legge sul fine vita (219 del 22 dicembre 2017), il sindaco Franco Balzi ha spinto sull’acceleratore e ottenuto che nel suo municipio i cittadini potessero mettere nero su bianco in un apposito registro le loro disposizioni nel caso in cui perdessero la capacità di intendere e volere e si ritrovassero ‘prigionieri’ del corpo e di accanimento terapeutico.

Fortemente colpito dal recente incontro con Beppino Englaro, padre di Eluana, che ha lottato per 17 anni per poter ‘lasciar andare’ sua figlia da quella ‘gabbia’ che era diventata il suo corpo, Balzi ha siglato la delibera.

Il testamento biologico (o Dat, dichiarazione anticipata di trattamento) è la dichiarazione che una persona in condizioni di piena capacità mentale può rendere, per disporre in merito ai trattamenti sanitari cui intende essere sottoposta o meno, nel caso in cui, in futuro, fosse colpita da una malattia o lesione celebrale franco-balziirreversibile o invalidante, o malattia che costringa a trattamenti con macchine o sistemi artificiali tali da impedire una normale vita di relazione, e non fosse più in grado di esprimere la propria volontà.

“Una legge importante – ha commentato Balzi – che ci mette nelle condizioni di gestire responsabilmente il nostro fine esistenza, sulla base della nostra cultura, volontà e sensibilità. In piena libertà, sia per chi intende ricevere che per chi rifiuta determinate cure sanitarie”.

A.B.

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