Nel mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, la Giunta regionale del Veneto, ha approvato, su proposta dell’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, le “Linee di indirizzo regionali per l’identificazione e presa in carico di soggetti sani portatori di varianti patogenetiche predisponenti ai tumori eredo-familiari, e di soggetti ad alto rischio, per tumori della mammella e dell’ovaio”. Le nuove linee di indirizzo, che aggiornano sulla base delle più recenti evidenze scientifiche quelle già emanate dalla Regione negli anni scorsi, sono state elaborate da un gruppo di lavoro multidisciplinare comprendente oncologi, chirurghi, genetisti, radiologi, anatomo-patologi, psicologi, specialisti di sanità pubblica e rappresentanti delle associazioni di pazienti.
“Siamo di fronte – sottolinea Lanzarin – alla forma più estrema di prevenzione, applicabile anche grazie ai grandi progressi della ricerca sul tema. È vitale avere un’alta attenzione per i pazienti più esposti al rischio di sviluppare tumori – al punto di rendere possibile intervenire prima della manifestazione della malattia, applicando i principi della medicina predittiva e conducendo il paziente in un percorso di presa in carico totale.”
Si stima che circa il 5-10% dei tumori della mammella e il 15-20% dei tumori dell’ovaio sia riconducibile ad una predisposizione ereditaria, dovuta alla presenza nel patrimonio genetico dell’individuo di varianti di determinati geni. Tra i più noti vi sono i geni BRCA1 e BRCA2, ma anche altri geni possono contribuire al rischio. Le persone portatrici delle varianti genetiche ad alto rischio possono beneficiare di specifici percorsi di prevenzione e sorveglianza sanitaria, che prevedono controlli periodici per consentire una diagnosi precoce di eventuali tumori e, in alcuni casi, anche l’offerta di interventi chirurgici per la riduzione del rischio. È fondamentale quindi che queste persone abbiano la possibilità di venire a conoscenza precocemente della loro condizione di rischio, in modo da poter accedere in maniera informata e consapevole al percorso di prevenzione offerto dal Servizio Sanitario Regionale.
Le nuove Linee di indirizzo appena approvate rispondono alla finalità di potenziare su tutto il territorio regionale l’identificazione delle persone a rischio e di adeguare alle più recenti evidenze scientifiche i percorsi di sorveglianza sanitaria offerti.
Questo filone di attività si inserisce nel più ampio impegno della Regione del Veneto per la prevenzione dei tumori femminili (seno e collo dell’utero), attraverso i programmi di screening gratuiti offerti a tutta la popolazione: maggiori informazioni su https://vivobeneveneto.it/screening
