RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO da Marta Frigo

Una decina di frassini orribilmente mutilati, questo è il triste spettacolo che da qualche settimana è sotto gli occhi di tutti i cittadini scledensi…sembra sia passata un’orda di barbari, invece è il risultato dei lavori fatti dalla ditta “competente” incaricata da Enel per “mettere in sicurezza” la linea elettrica adiacente al Parco…

Nessun accordo con l’Ente Locale per pianificare un intervento meno disastroso che poteva coniugare sicurezza e tutela delle alberature…un comportamento davvero inspiegabile.

Ora a disastro avvenuto Enel si scusa ma queste scuse, sono a mio avviso davvero fuori luogo e poco credibili dato che gli interventi devastanti sul nostro patrimonio arboreo sono purtroppo frequenti.

Uno tra i più gravi, come denuncia Italia Nostra, è il taglio di 25 alberi secolari di 150-170 anni nella villa Clizia a Mussoi (BL) che ha creato un danno naturalistico, paesaggistico e storico irreversibile.

Certo in questo caso c’è stata una responsabilità di più soggetti tra cui il Comune ma visti i risultati è evidente che le ditte incaricate da Enel non sembrano affatto conoscere le linee guida di una corretta gestione del verde. Io di certo non vorrei a casa mia personale che non ha la minima idea di cosa sia un albero!

Oltre allo scempio di Enel c’è un’altra triste realtà con cui bisogna fare i conti…l’operato dei privati che in assenza di un Regolamento a tutela del verde, (che giace da anni nei cassetti), si danno alle capitozzature selvagge, in un vero clima da Far West.

Quasi ogni anno vedo alberi ridotti a degli scheletri senz’anima.

Il Regolamento del verde è un importante strumento di pianificazione urbanistica ma per l’ex assessore all’ambiente di Schio non era necessario e a tutt’oggi non ha ancora visto la luce. L’amministrazione recentemente mi ha detto che non si possono porre tanti vincoli ai privati ma ha approvato un regolamento che obbliga i proprietari dei terreni posti lungo le strade comunali, a tagliare i rami e le piante (poco importa se siano di pregio e in buono stato di salute) poste a meno di 3 metri dalla carreggiata, male interpretando il codice della strada che, in tema di sicurezza, parla di nuovi impianti e non di alberi già esistenti. (Vedi Circolare Ministero Trasporti e Infrastrutture n. 3224 del 10 giugno 2021)

Spero che ci sia sempre più consapevolezza da parte di amministrazione e privati cittadini, dell’importanza degli alberi per il nostro futuro e che la loro gestione sia affidata a personale davvero competente che abbia professionalità, conoscenze botaniche e soprattutto sensibilità e rispetto nei confronti di questi straordinari monumenti della natura a cui tutti noi dobbiamo la vita.

Un albero vale ben di più di un’aiuola fiorita!

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