Avvicendamento al vertice dell’Unità Operativa Semplice a valenza dipartimentale di Endoscopia Digestiva dell’ospedale di Santorso: in sostituzione del dott. Gianluca Baldassarre, andato in pensione nelle scorse settimane, la Direzione ha affidato l’incarico di guidare la struttura al dott. Lucio Cuoco, già dal 2017 all’ospedale di Santorso e specialista negli esami di endoscopia operativa, tra cui la eco-endoscopia, una metodica all’avanguardia per la quale proprio l’ospedale di Santorso detiene la maggiore casistica in provincia di Vicenza e una delle maggiori a livello regionale, con oltre 350 procedure svolte ogni anno.
Originario della Basilicata e scledense d’adozione, 53 anni, il dott. Cuoco si è laureato con lode in Medicina e Chirurgia all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma, dove ha conseguito – sempre con il massimo dei voti – anche la specializzazione in Gastroenterologia e successivamente un dottorato di ricerca in Fisiopatologia della Nutrizione e del Metabolismo; successivamente ha approfondito ulteriormente la sua preparazione con un master europeo di II livello in Ecoendoscopia Diagnostica e Operativa, presso l’Università San Raffaele di Milano.
Sul piano professionale, dopo avere lavorato per 5 anni presso il reparto di Medicina Interna e Gastroenterologia del Policlinico Gemelli dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha lavorato per circa 15 anni all’ospedale San Bortolo di Vicenza, prima di trasferirsi nel 2017 all’ospedale di Santorso, che può contare su una delle più avanzate strutture di Endoscopia Digestiva.
«Sicuramente l’Endoscopia Digestiva di Santorso è un riferimento in termini di modernità della strumentazione e complessità delle procedure che vengono eseguite – conferma il dott. Cuoco -. Basti ricordare che tutte le procedure, caso unico in Veneto, vengono eseguite in sedazione profonda in totale confort e sicurezza per il paziente. Per questo motivo sono particolarmente onorato per questo incarico, anche in considerazione della professionalità indiscussa dei miei Colleghi e del personale infermieristico. Per il futuro, puntiamo a migliorare ulteriormente l’attività endoscopica, con la continua introduzione di procedure moderne (ad esempio l’Intelligenza artificiale) e ottimizzare l’attività clinica ambulatoriale. Non ultimo, una priorità sarà il rafforzamento della collaborazione con i Colleghi della Medicina territoriale, tramite incontri di formazione, redazione di percorsi diagnostici-terapeutici (PDTA) e strutturazione di percorsi rapidi di comunicazione (teleconsulto, e-mail) al fine di migliorare l’appropriatezza prescrittiva e gli accessi alle prestazioni che eroghiamo.
«L’Endoscopia dell’ospedale di Santorso è un gioiello in termini di dotazioni e competenze, tanto da attirare molti pazienti anche da altri territori – sottolinea il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza -. Sono certo che sotto la guida del dott. Cuoco, che già ben conosce questa realtà e ha contribuito a farla crescere negli ultimi anni, la struttura continuerà a essere un punto di riferimento per i pazienti».