Martedì 10 maggio alle 10 al PalaRomare di Schio migliaia di studenti degli istituti superiori della città si riuniranno nell’ambito di Masieracademy, la cerimonia di consegna delle borse di studio promossa dall’associazione Masieraday Memorial Livio Romare, dedicata ai giovani che si sono distinti per gli eccellenti risultati in ambito scolastico e sportivo. Tra gli ospiti illustri come Sandrine Gruda, migliore cestista francese di tutti i tempi che gioca nel Famila Basket, il cantautore ed ex insegnante di liceo Roberto Vecchioni, Laura Roveri, sopravvissuta a un tentativo di femminicidio, il magistrato Carlo Nordio, e l’ex promessa del nuoto Manuel Bortuzzo che per uno scambio di persona è stato colpito da un un proiettile che l’ha costretto sulla sedia a rotelle. Reduce dall’esperienza del Grande Fratello, Bortuzzo sta continuando a portare in giro un messaggio di non violenza. Un messaggio forte, che merita tutte le forme di comunicazioni possibili per la diffusione. Da qui l’idea del film:  una storia vera e contemporanea, questo è ‘Rinascere’, il film tv coprodotto da Rai Fiction e Moviheart con Alessio Boni e Giancarlo Commare per la regia di Umberto Marino tratto dall’omonimo libro di Manuel Bortuzzo, in onda domenica 8 maggio in prima serata alle 21.25 su Rai 1. Una drammatica vicenda di cronaca che si rivela, giorno dopo giorno, capace di portare un messaggio di speranza.

Tutti ricordano il nome di Manuel Bortuzzo. Una promessa del nuoto italiano, certo, ma non sono i meriti sportivi a renderlo “famoso” di una fama della quale avrebbe volentieri fatto a meno.

Il 2 febbraio 2019, mentre si trova insieme alla fidanzata Martina, Manuel rimane vittima innocente e inconsapevole di un regolamento di conti fra delinquenti. Due colpi di pistola indirizzati alla persona sbagliata. Non era lui il bersaglio. La corsa in ospedale e la diagnosi: lesione midollare completa. Una notizia terribile, Manuel non potrà più usare le gambe, ma se il proiettile lo avesse colpito dodici millimetri più in basso, avrebbe leso l’arteria addominale e in ospedale non ci sarebbe nemmeno arrivato. Il giovane finisce su una sedia a rotelle. La sua carriera sembra finita e il sogno di partecipare alle Olimpiadi svanito per sempre. Per non abbattere parenti e amici Manuel si fa forza, ma piange quando è solo.

È per raccontare il percorso dalla disperazione alla speranza che scrive “Rinascere”. Perché all’indomani di quei due colpi di pistola niente è più come prima. Manuel allontana anche Martina, accettando solo il sostegno del padre e di Alfonso, un ragazzo conosciuto in clinica riabilitativa. Alfonso è simpatico, solare, coinvolgente, nonché un vero esperto di carrozzina; in pochi giorni diventa un nuovo amico, uno che lo può capire veramente. Inoltre, grazie ai social, Manuel conosce Davide, un medico che ha subito la sua stessa lesione eppure è in piedi, sulle sue gambe. Davide si trasforma in un mentore, gli fa ripetere alcune indagini e, attraverso una risonanza magnetica, scopre che un piccolo filamento midollare non è stato compromesso. Dopo la sofferenza, lo sconforto, la rabbia, il giovane atleta trova dentro di sé la forza di andare avanti e di rinascere. Cerca nuove sfide, trova nuovi interessi. Studia musica, partecipa a molti incontri, soprattutto con i giovani, per parlare dei problemi della disabilità. In questo lungo percorso per riappropriarsi della sua vita impara a conoscersi meglio, scoprendo di essere cambiato. Ma un sogno è rimasto per il prossimo futuro, poter riprendere a camminare e ballare ancora una volta con il suo amore.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia