L’energia e la ricchezza della multiculturalità per vivere con nuove prospettive il tempo futuro. E’ questo l’obiettivo che sta alla base della terza edizione di “Schio oltre i Confini”, una festa multietnica che sabato 1 e domenica 2 giugno porterà in piazza Falcone-Borsellino ritmi, danze, saperi e sapori dal mondo.La manifestazione è il frutto del lavoro congiunto del Comune di Schio e della Cooperativa Primavera Nuova con la collaborazione del CdQ 1 e vede la partecipazione delle numerose associazioni locali di rappresentanza delle diverse comunità presenti a Schio e nell’Alto Vicentino. Tante le attività in programma nei due giorni, tra le quali anche il reading “Italia mon amour”, il cerchio della convivenza e una “Biblioteca vivente” in cui gli immigrati racconteranno le loro storie.

 

“Anche quest’anno questa festa vuole essere un’occasione per conoscerci meglio e capirci di più – spiega il sindaco Luigi Dalla Via – Sarà un momento per stare assieme, ma anche per crescere come cittadini che fanno parte di una comunità sempre più multiculturale. Una comunità che ha sempre saputo fare della convivenza e della comprensione reciproca un valore”.

Sabato 1 giugno il programma si apre alle 15 con la sfilata dei gruppi partecipanti in abiti tradizionali. Alle 16.30 si prosegue con un dialogo sull’accoglienza a cura delle associazioni Amal e Averroé. Le parole lasceranno spazio dalle 17.30 ai canti e balli della comunità bengalese e alle danze della comunità serba (alle 18.30). Alle 19.30 andrà invece in scena il reading “Italia mon amour” tratto da un articolo di cronaca di Ezio Mauro che racconta la storia di Titti e Hadengai, due dei cinque sopravvissuti su un gommone sbarcato a Lampedusa. La voce recitante di Elisa Rampon sarà accompagnata dal canto di Marco Pozza e dalla chitarra di Ugo Resteglian. In serata alle 20 risuoneranno le percussioni del gruppo senegalese, prima di lasciare lo spazio al Cerchio della convivenza: che proporrà un confronto su comprensione, condivisione e convivenza tra culture diverse, non solo nella festa ma nella vita di tutti i giorni.

Domenica 2 giugno si riparte alle 15 con gli stand dei Paesi partecipanti. Alle 15.30 ci sarà una rappresentazione della vita quotidiana in un villaggio a cura della comunità liberiana. Seguiranno canti e danze delle comunità marocchina (16.30), moldava (17.30) e romena (18.30). Alle 19 infine tutti a tavola con lo stand gastronomico di cucina del mondo, allietato da danze con le comunità moldava e rumena. Nelle due giornate, dalle 17 alle 18.30, ci sarà infine la Biblioteca vivente nella quale le storie saranno quelle del libro della vita delle diverse persone immigrate che faranno, a chi le ascolterà, i loro racconti. Domenica 2 giugno in caso di maltempo la festa si svolgerà allo Shed del Lanificio Conte.

La festa è promossa da Comune di Schio, Consiglio di Quartiere 1, Associazione Amal Marocco, Associazione Averroè, Associazione Coordinamento Stranieri, Associazione Culturale Serba Arzignano, Associazione Ga-Adangbe (Tribù del Ghana), Associazione Il Mondo nella Città, Associazione Libasi – Liberian Association in Italy, Associazione per la Pace, Associazione Raggio di Sole, Associazione Senegalese Alto Vicentino “Jappo”, Bangladesh Cultural Center, Comunità Moldava di Schio, Comunità Filippina di Schio, Comunità Romena di Schio, Comunità vietnamita di Schio, Gruppo missionario San Giorgio Poleo e Unione Migranti Italiani.

 di Redazione Thiene on line

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