L’amministrazione comunale maladense ha inviato una manifestazione d’interesse all’Agenzia nazionale per la destinazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata, per il riutilizzo a scopi sociali di alcuni immobili situati in zona Montecio e confiscati a seguito di una sentenza diventata definitiva dopo i vari appelli. Come ha illustrato il sindaco Moreno Marsetti all’on. Erik pretto, che come componente della commissione parlamentare antimafia ha seguito da vicino la riassegnazione di vari beni immobili confiscati, negli edifici attualmente in carico al Demanio, potrebbero trovare sede opportuna servizi sociali come lo Sportello Donna e Casa Alzheimer. Un’altra destinazione proposta è quella della sede del progetto educativo destinato ai minori “Attivamente” con modulo di psicopatologia.

<Il nostro Comune è da sempre attento al sociale – sottolinea il sindaco Marsetti – ed è per questo che vorremmo destinare a varie attività inerenti queste strutture che potrebbero rendersi disponibili, dando impulso a progettualità rivolte al mondo femminile, ai minori e agli anziani>.

<Mi complimento con il sindaco di Malo Moreno Marsetti e la sua giunta che, dopo aver avuto conoscenza della presenza di n.5 beni confiscati in via definitiva alla criminalità organizzata (consistenti in n.3 fabbricati residenziali, n.1 garage e n.1 area esterna di pertinenza) sul proprio territorio comunale, hanno deciso senza indugio di cogliere positivamente le opportunità concesse dal nostro Codice Antimafia, facendo in particolar modo riferimento a quanto espresso dall’art.48 che prevede la possibilità di trasferimento degli immobili sequestrati o confiscati – per finalità istituzionali, sociali o economiche (con vincolo di reimpiego dei proventi per finalità sociali) – in via prioritaria al patrimonio indisponibile del Comune ove gli immobili sono ubicati, ovvero della Provincia o della Regione>, afferma il deputato vicentino della Lega Erik Pretto, membro della Commissione bicamerale Antimafia..

Dopo un necessario sopralluogo coordinato dal comandante della èolizia locale Nadia Fochesato,  il Comune di Malo ha dunque inviato una manifestazione di interesse all’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), Ente vigilato dal Ministero dell’Interno, allegando un progetto di utilizzo dei suddetti immobili che mira a dedicare una forte attenzione a categorie vulnerabili di popolazione come anziani autosufficienti e non autosufficienti, donne vittime di violenza, malati e minori bisognosi di percorsi educativi dedicati. Soltanto dopo il necessario compimento della verifica dei crediti da parte del Tribunale competente, la ANBSC potrà dunque valutare questa istanza, che confidiamo possa essere apprezzata affinché questi immobili diventino un polo sociale ed assistenziale a servizio della comunità maladense e dell’intero Alto Vicentino.

<Credo che l’opera di affiancamento continuo degli amministratori locali in percorsi che prevedano la destinazione dei beni immobili confiscati presenti sui loro territori di competenza faccia parte di un percorso virtuoso – prosegue l’on. Pretto – volto ad avvicinare le realtà locali al complesso mondo della lotta alle mafie, un ambito delicato della politica nazionale che sempre più necessita della piena sinergia istituzionale e del coinvolgimento di amministratori pubblici e cittadini. Una strada iniziata durante la scorsa Legislatura con la pubblicazione dell’apposito Vademecum per gli Enti locali e che deve necessariamente proseguire per far sentire alle comunità la vicinanza dello Stato>.

 

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