Per i prossimi otto anni Trenitalia S.p.A continuerà a gestire i servizi ferroviari di interesse regionale e locale. Lo ha deciso la Giunta veneta approvando lo schema dell’atto di proroga del contratto tra Regione e Trenitalia fino al 31 dicembre 2023.
“Si tratta – spiega l’assessore ai trasporti Elisa De Berti – della prima e ultima proroga possibile, prevista dalla normativa vigente al fine di garantire l’efficace pianificazione del servizio, degli investimenti e del personale: trascorso tale periodo si dovrà procedere con la gara. La scelta di prolungare l’affidamento all’attuale società deriva essenzialmente da due motivazioni: la prima è il consistente piano di investimenti di ben 100 milioni di euro che Trenitalia si impegna ad attuare sino al 2021, grazie al quale contiamo di potenziare complessivamente il servizio di trasporto, con un occhio di riguardo per le aree di maggior criticità; inoltre, questo ampio lasso di tempo potrà essere convenientemente utilizzato per pianificare al meglio i contenuti della gara per l’assegnazione del servizio regionale che stiamo predisponendo”.
L’obbligazione di spesa a favore di Trenitalia per questi anni è stata stimata in oltre 138 milioni di euro all’anno per complessivi 1.243 milioni di euro.
“Intendiamo dare continuità al processo di revisione avviato con il nuovo orario cadenzato – aggiunge De Berti – e puntiamo a garantire un miglioramento della qualità dei servizi, in particolare della puntualità, dell’affollamento, dell’informazione e dell’affidabilità, anche mediante diversificate ipotesi di penalità e di premialità per il gestore. Ma la prospettiva più incoraggiante è senz’altro quella relativa all’acquisizione di nuovo materiale rotabile da parte di Trenitalia”.
Il cronoprogramma dei prossimi 5 anni prevede, infatti, la modernizzazione della flotta TAF con ulteriore 20 convogli, l’acquisto di 8 locomotive diesel di nuova generazione,
di 4 complessi Vivalto, di 7 treni tipo swing oltre al potenziamento dei siti manutentivi di Verona e Mestre.
Da questo provvedimento sono, invece, esclusi i servizi relativi alle tratte ferroviarie Rovigo–Chioggia e Rovigo–Verona, dei quali si occuperà Sistemi Territoriali S.p.A.
Regione e Trenitalia, inoltre, si impegnano a valorizzare il trasporto dell’area della provincia di Belluno, sulle cui tratte saranno messi in circolazione per primi i nuovi convogli, anche mediante un modello di esercizio integrato ferrovia–gomma che tenga conto delle necessità di modernizzazione della mobilità per i residenti e di sviluppo dell’offerta turistica.
Per quanto riguarda i tempi della gara comunitaria fra gestori per l’assegnazione del servizio ferroviario regionale, è in corso l’istruttoria per la scrittura del bando di gara per la quale si è attinto anche uno specifico fondo UE per un importo pari a 300 mila euro.
Si prevede che il bando di gara venga pubblicato entro i prossimi 18 mesi, cui seguiranno i tempi tecnici per l’individuazione del nuovo soggetto gestore.
All’interno del bando di gara sarà affrontata in modo particolare la mobilità del Bellunese, anche alla luce delle future espansioni dell’infrastruttura (la nuova linea Calalzo–Val Pusteria), che tenga conto delle specificità dei territorio dolomitico.
Infine, nell’atto di proroga è previsto che si dispongano specifici accordi, da definire nel corso del prossimo anno, per la regolamentazione della circolazione nei mezzi delle Forze Armate in divisa, al fine di prevenire e reprimere episodi di criminalità a bordo dei treni regionali.