‘La disfatta totale del progetto di integrazione dei rom sul territorio dell’Alto Vicentino, in particolare nel comune di Santorso, è giunta al culmine in questi giorni con l’ennesimo arresto da parte delle forze dell’ordine di Cris Caris, residente in paese.Sono più di dieci anni che l’amministrazione Pd, prima guidata da Pietro Menegozzo e attualmente da Franco Balzi getta inutilmente risorse economiche in un progetto che è secondo solo alla Salerno Reggio Calabria’ . E’ un fiume in piena Giuseppe De Marchi, capogruppo della lista Insieme per l’Autonomia e lo Sviluppo di Santorso. A fare ‘saltare il tappo’, l’arresto del rom acciuffato l’altra notte, dai carabinieri dopo aver svaligiato una baita assieme al padre. Sono entrambi residenti al campo nomadi di Santorso e il più giovane dei due ebbe gli onori della cronaca per aver avuto un risarcimento di 135mila euro dall’artigiano Ermes Mattielli di Arsiero, che se lo trovò assieme ad un complice (Blu Helt),nella sua proprietà, intento a rubare ferro vecchio.
“Sono anni che tentano di nascondere la natura di queste persone con un inserimento sociale a dir poco disastroso, sperano che con una carità e del buonismo portato all’esasperazione si possa cambiare la situazione, ma non è cosi – incalza il consigliere di minoranza – . E’ da poco tempo che la famiglia Helt è stata allontanata dal paese per essere stata scoperta a rubare nei magazzini comunali dove sorge dell’appartamento appositamente costruito per loro, ma l’amministrazione ha tentato di sminuire il fatto in maniera a dir poco imbarazzante, mentre la famiglia Caris tranquillamente continua il proprio “lavoro” indisturbata nella piazzola anch’essa costruita generosamente dall’amministrazione. Il campo nomadi va chiuso immediatamente e i rom devono essere allontanati dal territorio – continua De Marchi- sono venute meno per l’ennesima volta le regole basilari per un’accoglienza e non possiamo più accettare che ai delinquenti venga pagato vitto e alloggio mentre le famiglie italiane si trovano regolarmente la porta chiusa in faccia”.
La gente è all’esasperazione – conclude De Marchi – la continuità di queste sentenze a tutela dei criminali porta le persone ad una lontananza totale da quella che è la giustizia, così da ritenere la legittima difesa come unica soluzione in caso di minaccia della propria persona o proprietà. Per questo auspico che l’amministrazione di Santorso prenda una posizione netta non potendo rendersi ancora una volta complice di questo sistema contro i Veneti e contro gli Italiani.
Seguirà un’interrogazione al prossimo consiglio comunale”.
A rincarare la dose arriva anche Alex Cioni del comitato ‘Prima Noi’. “Quel campo nomadi è un ricettacolo di delinquenza – dichiara Cioni – non lo dico io, lo dicono le pagine della cronaca locale. Tra l’altro, dentro quel campo rom famiglie conosciute alle forze dell’ordine convivono giorno e notte e questo favorisce una promiscuità che fa coltivare cose non sane, data l’attitudine al reato di certi personaggi. Forse è ora che il comune di Santorso e Schio, che hanno elargito denari a fiume per questi progetti d’integrazione fallimentari, la smettano di fornire alloggio a gente che non solo non rispetta le regole, ma saccheggia le case e le proprietà di chi paga le tasse per mantenerli. Siamo al paradosso. Ora basta”.

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