Nonostante le mascherine indossate rigorosamente dagli studenti del liceo Corradini, l’entusiasmo di tornare a scuola, dopo il lock down e dopo l’estate, sprizza comunque dagli occhi dei ragazzi, che hanno affrontato il primo giorno di scuola. Un momento, che hanno atteso per rivedere tra i banchi a distanza, i loro compagni e ripristinare quella vita di scuola, imprescindibile per la loro crescita, per la loro adolescenza. Hanno rispettato le regole impartite in questi giorni, grazie ad un lavoro di collaborazione probabilmente unico tra dirigenti, che non hanno conosciuto il vero riposto dell’estate, genitori e corpo docente. Ma ci sono anche le collaboratrici scolastiche, ‘addestrate’ a misurare la temperatura all’ingresso del liceo. Anche loro bravissime a fronteggiare una situazione non facile.

Il clima è disteso il primo giorno di scuola, tra gli studenti, a confermarlo la preside Marina Maino che con la sua grinta e quello spirito pragmatico che contraddistingue la sua persona ed il suo lavoro, ci ha mostrato come sono state applicate le norme imposte dal ministero e che sono state spiegate sul sito del Corradini, affinchè siano chiare e leggibili a tutti. Gel igienizzante in quantità industriali, frecce direzionali e che danno il senso visivo delle distanze da mantenere, tra compagni e con gli insegnanti in caso di interrogazioni. E ancora, aula covid ed un responsabile pronto ad intervenire qualora si presentasse un rischio di contagio. C’è anche lo psicologo e sono riunioni fiume quelle con genitori e ragazzi, che oggi la preside Maino ha voluto incontrare personalmente, facendo capolino in ogni classe. Per comprendere gli stati d’animo e per capire se quanto da lei fatto recapitare agli 1050 studenti del liceo sia chiaro veramente a tutti, di cui 750 ospitati nel plesso principale.

Ecco l’intervista video

 

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