“Una spregiudicata speculazione finanziaria, economicamente insostenibile e che non risolve il problema del traffico”.

Questa è l’autostrada Pedemontana secondo i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che, dopo aver saputo del ricorso ai project bond per il finanziamento dell’infrastruttura, si sono rivolti direttamente alla Corte dei Conti a Roma per esprimere il loro totale dissenso.

I portavoce del M5S, il senatore Enrico Cappelletti e i consiglieri regionali Manuel Brusco e Simone Scarabel hanno partecipato a Roma all’udienza alla Corte dei Conti durante la quale è stata letta la relazione del magistrato Antonio Mezzera sulla Pedemontana veneta.

“Come anticipato – hanno sottolineato i 5 Stelle – l’opera non è sostenibile dal punto di vista economico e finanziario. Vediamo uno sbilanciamento tra il finanziamento pubblico e quello privato del concessionario, che praticamente è quasi inesistente”.

A far scatenare la reazione dei grillini, la decisione di finanziare l’opera stradale con i project bond.

“Il reperimento dei fondi da parte dei privati è talmente disperato da mettere in campo, per primi al mondo, il prodotto finanziario dei Project Bond – ha dichiarato Claudio Doriani, ingegnere –Un’opera sbagliata diventa così una spregiudicata speculazione finanziaria. Il territorio aveva chiesto una tangenziale gratuita, non questa autostrada che si basa su una previsione del traffico gonfiata volontariamente per giustificarla”.

I project bond sono uno strumento, destinato a investitori istituzionali, per attrarre investimenti in operazioni di finanza di progetto e, di conseguenza, per finanziare la realizzazione delle rispettive opere, aggiungendosi ai finanziamenti bancari e ai contributi di natura pubblica, cioè alle altre modalità classiche di finanziamento di opere infrastrutturali. Il rimborso dei project bond dipende unicamente dai flussi finanziari che il progetto è in grado di assicurare ma, permettono di finanziare la realizzazione del progetto fin dalla fase di costruzione dell’opera, la più rischiosa per gli investitori vista l’assenza di flussi di cassa.

“Prevediamo anche una grande delusione per i sindaci che hanno mostrato grande entusiasmo per il progetto basandosi sulle promesse di opere complementari – hanno sottolineato i 5 Stelle – Queste saranno difficilmente realizzate, visto che l’assessore alle Infrastrutture De Berti, durante la riunione, ha dichiarato che sarebbero escluse dal contratto. Pertanto, per realizzare le opere complementari, serviranno altri soldi pubblici. Questa strada doveva risolvere un problema di traffico – hanno concluso i pentastellati – Invece abbiamo una strada a pagamento che scoraggerà il suo utilizzo come sta accadendo con la BreBeMi. Il territorio sarà devastato e il traffico rimarrà  ancora a carico dei Comuni”.

A.B.

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