Torna Thiene ai fasti rinascimentali del 1492, torna dopo 520 anni di storia mercantile, torna dopo qualche anno ‘sotto tono’ . Ritorna ancora piu` carica ed esplosiva di prima.
Se le aspettative erano rosee, ancora piu` lo e`stata la realtà della prima giornata del mercato rinascimentale.
Una folla generosa nella partecipazione di thienesi, di persone venute da fuori, non solo dalla provincia, ma anche da altre regioni e in qualche caso perfino dall’estero. Per domani sono attese circa 20mila persone . La cornice della kermesse l’hanno fatta ‘variopinte’ bancarelle, i figuranti che hanno messo in scena spaccati di vita passata, rivissuta con l’amore che ciascuno nutre per le proprie tradizioni.
Figuranti e pubblico sono giunti fra le mura thienesi, ricco scenario d’epoca. Miracolosamente, rinasce la cittadina vitale di allora, quando, all’alba dell’epoca moderna, si apri` un ricco futuro commerciale, grazie alla concessione del doge Agostino Barbarigo di un mercato franco da dazi, da svolgersi al lunedi`, come segno di riconoscenza per la partecipazione alla battaglia di Rovereto. Era il 6 ottobre 1492.’Fu questo evento, storicamente fondato e profondamente nostro – spiega Piero De Longhi, presidente del comitato ’Thiene 1492’ – a far fiorire la citta` e a decidere del futuro della città, che ancora oggi ne porta l’impronta nella matrice della sua economia, basata sul commercio.’
‘Ecco perche` – spiega De Longhi – Ascom e Comune sentono cosi` forte queste radici, da volerle rivitalizzare ogni anno con questa ricorrenza , ’volano di opportunita` per far conoscere la nostra citta` e per portarla alla ribalta sulla scena dell’economia’.
L’organizzatore della manifestazione spiega che Thiene e` l’unica citta` italiana ad avere questo tipo di rievocazione rinascimentale e mantiene saldo il proprio legame con il Rinascimento grazie a molteplici iniziative promosse dall’associazione transnazionale Euro16 di cui fa parte.
E allora meglio dimenticare i recenti dissapori fra la precedente amministrazione comunale ed il nutrito gruppo dei volontari, che si fanno carico della manifestazione, nata nel 1992 e lentamente cresciuta nei successi, fino a richiedere una vera e propria sartoria d’epoca.
Meglio lasciarsi tutto dietro alle spalle e tuffarsi nel ritmo incalzante dei tamburi e delle cornamuse, nel quale batte di nuovo all’impazzata il cuore di Thiene, con l’emozione antica e sempre nuova dell’orgoglio per la propria appartenenza alla citta`.
’E’ bello aver riportato a casa questa festa – ha detto il primo cittadino Gianni Casarotto – i volontari sono tutti motivati e sereni, c’e` un senso di armonia stasera in piazza’.
Ed ecco sopravvenire con il suo carrettino grottescamente autentico il rigattiere, con tanto di topolino ammaestrato, ecco gli spiedi aromatici che fumano un appetito senza tempo, ecco l’incredibile pizzicagnolo e la fattucchiera con le carte, il vasaio toscano, il trovatore, gli armigeri e gli sbandieratori.
’Anche nella mia citta` – dice il sarto d’epoca Werner Scharrer, venuto da Ingolstadt in Baviera – ci sono manifestazioni come questa, ma manca lo scenario giusto. Qui, fra i merli guelfi e le torri rinascimentali che si stagliano contro il cielo, sembra veramente che il passato sia tornato in vita’.
’Il pubblico italiano e` molto attento – osserva in francese il suonatore di cornamusa del gruppo ’Bhustrophaedon’, specializzato in musica medioevale e venuto da Rians per evocare le atmosfere provenzali – ma partecipa moltissimo ed e` affascinante suonare cosi`, rivitalizza molto la nostra arte.’
’C’e` la sensazione – aggiunge la danzatrice – che tutti qui da tempo aspettassero questa festa’.
Ed ha ragione, dal passo della folla, battuto all’unisono dai rullanti, pare che Thiene stasera si senta veramente un cuore solo, mentre passeggia fra il suo passato e rivive il suo presente, nella favola incantata di un sogno, quello di una piccola citta` che voleva crescere, divenuto realta`.
Umberto D’Anna
(foto di Marco Dal Carobbo – Felder Group)
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