Per chi ama divertirsi sparando qualche petardo e salutare in allegria il nuovo anno le ordinanze anti botti emesse in queste ore dai sindaci sono come fumo negli occhi, ma per i numerosi animalisti che ogni anno sono costretti a soccorrere cani e gatti in preda al terrore, senza ombra di dubbio questi primi cittadini sono decisamente all’avanguardia.

 

Arsiero, Caltrano, Cogollo, Piovene Rocchette e Tonezza hanno già pubblicato da alcuni giorni l’ordinanza che vieta lo scoppio dei botti di capodanno su tutto il territorio comunale, in particolar modo durante il 31 dicembre ed il primo gennaio. Altri comuni come Posina, Torrebelvicino e Velo d’Astico la ‘staccherano’ nel giro delle prossime ore.

 

I sindaci che dicono ‘no’ ai fuochi d’artificio sono ancora una minoranza nell’Alto Vicentino, ma rispetto allo scorso anno il loro numero è cresciuto, soprattutto per scongiurare il rischio concreto di incendi, da non sottovalutare, data la scarsità di precipitazioni e l’assenza di neve. Ma la motivazione principe è senza dubbio la necessità di evitare di turbare la quiete degli animali e la scurezza dei cittadini.

 

valter-orsi

A Schio il sindaco Valter Orsi ha riproposto l’ordinanza emessa lo scorso anno, che prevede in via eccezionale l’utilizzo sul territorio comunale di petardi, mortaretti e simili solo da mezzanotte all’una della notte del 31 dicembre, ma ad esclusione del centro storico e delle zone collinari e montane, dove è sempre vietato, e comunque ad una distanza non inferiore ai 500 metri da ospedali e case di ricovero.

 

Thiene si posiziona in un piano intermedio, che è quello di non vietarli ma di tentare la carta della prevenzione. Come nel 2015 il sindaco Giovanni Casarotto ha inviato comunicazioni a bar e ristoranti vicini a stalle che ospitano allevamenti, pregandoli di non esagerare con i botti. Per questi animali in passato lo spavento causato dagli scoppi ha causato aborti e fughe in preda al panico.

 

giuseppe-panozzo

I sindaci che invece hanno deciso di non emettere l’ordinanza non possono comunque essere tutti stigmatizzati come insensibili e menefreghisti. Solamente, per tanti di loro, l’ordinanza ha poco senso se emessa a macchia di leopardo e non con una azione condivisa tra tutti i comuni dell’Alto vicentino. Si tratta infatti di un provvedimento che è quasi impossibile far osservare. ‘Ci vorrebbero controlli capillari – ha commentato tra gli altri il sindaco di Chiuppano Giuseppe Panozzo – una volta emessa l’ordinanza, per farla rispettare. Ma questo non è purtroppo realistico, quindi sarebbe disattesa. In ogni caso noi per fortuna non abbiamo mai riscontrato particolari problemi a causa dei botti’.

 

Marta Boriero

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