Il destino della vecchia Casa Gallio è segnato, ma pochi a Carrè ne piangeranno la sorte. L’edificio abbandonato, di proprietà comunale, è simbolo di quegli immobili disabitati e fatiscenti che ancora troppo spesso costellano i centri storici e dei quali adesso, con la nuova legge urbanistica regionale, può essere prevista la demolizione.

 

La volumetria non verrà persa ma andrà, per così dire, a ingrossare il registro dei crediti edilizi a disposizione del Comune, che potrà procedere alla riqualificazione del sito dove sorgeva l’edificio. Lo stesso vale anche per la vicina Casa Grendene, per la quale sono previste le stesse procedure.

 

La demolizione del ‘rudere’, che si affaccia sulla provinciale SP 116 in centro paese, permetterà di portare a termine i lavori di sistemazione della pubblica fognatura di via Capovilla e quelli successivi di allargamento della strada provinciale, con realizzazione del marciapiedi attualmente mancante.

 

‘L’obiettivo – ha dichiarato il sindaco Davide Mattei – è di demolirla entro fine anno, ma c’è un iter che potrebbe richiedere tempi più lunghi. Intanto stiamo seguendo tutte le procedure necessarie allo scopo’.

 

Marta Boriero

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