Il centro funzionale decentrato della Protezione Civile del Veneto ha emesso oggi alle 14.00 un avviso di criticità idrogeologica inerente ai prossimi due giorni

Tra la mattinata di domani lunedì 2 settembre e quella di dopodomani, martedì 3 settembre, iniziando dalle zone alpine e dai rilievi fino ad interessare progressivamente anche tutta la pianura veneta, potranno verificarsi precipitazioni a tratti diffuse anche a carattere di rovescio o temporale. Non si possono escludere possibili fenomeni anche localmente intensi (forti rovesci, raffiche di vento e locali grandinate), con quantitativi anche abbondanti.

In riferimento alla criticità idrogeologica è stato fissato il livello di “attenzione” (allerta gialla) su tutta la rete idraulica secondaria regionale. Per il comune di Borca di Cadore (Belluno) è confermato il livello di “attenzione rinforzata” a causa del fenomeno franoso presente nel territorio.

a cura dell’Ufficio stampa della Regione Veneto

L’estate meteorologica 2019 in Veneto sta per concludersi all’insegna di giornate calde e
prevalentemente soleggiate che proseguiranno almeno fino a domenica 1 settembre, cioè fino al
primo giorno dell’autunno meteorologico. Tra lunedì 2 e martedì 3 settembre la stagione autunnale
comincerà a farsi sentire per l’ingresso di correnti più fresche e instabili di origine nord-atlantica che
porteranno un significativo mutamento delle condizioni meteorologiche sulla regione con probabili
precipitazioni e marcato calo termico.
In questi ultimi giorni di agosto le giornate sono trascorse all’insegna del tempo soleggiato, con
temperature che si sono mantenute su valori moderatamente sopra la media, nonostante alcune fasi
di leggera variabilità con modesti annuvolamenti ma senza significative precipitazioni salvo locali
rovesci in montagna.
E’ stata un’estate nel complesso calda e siccitosa, mediamente tra le più calde degli ultimi 25 anni, sia
per la media delle temperature minime, 1.8°C in più rispetto alla norma, che per quella delle
massime, in media +1.4°C, classificandosi al secondo posto preceduta solo dalla caldissima estate del
2003. Per quanto riguarda le piogge è stata tra le più siccitose, al quarto posto dopo il 2001, il 2012 e
il 1994.
Dal punto di vista termico l’andamento stagionale è stato caratterizzato da una frequente alternanza
di brevi fasi leggermente più fresche con altre più calde, intervallate da periodi prolungati con
temperature superiori alla norma di qualche grado.
Il mese più caldo rispetto alle medie di riferimento è stato giugno (in media +2.6°C per le minime e
+3.4°C per le massime) mentre luglio e agosto, pur risultando ambedue sopra la norma, hanno
registrato scarti più contenuti (intorno a +1/+2°C).
Nel corso del trimestre estivo si sono contate almeno quattro significative ondate di calore: la prima
dal 25 al 29 giugno breve ma molto intensa, la seconda, dal 21 al 26 luglio, di media durata e
moderatamente intensa, la terza e la quarta rispettivamente dal 29 luglio al 1° agosto e dal 9 al 12
agosto, poco intense e di breve durata.
La decade estiva con le temperature diurne più elevate della stagione su tutto il territorio regionale è
stata la terza di giugno. Soprattutto in montagna si sono registrati nel pomeriggio di giovedì 27
giugno valori termici davvero straordinari, complice anche un moderato effetto Foehn nelle valli: le
massime hanno toccato i 36-38°C non solo in Val Belluna, con una punta massima a Feltre di 38.6°C,
ma anche in alcune località di fondovalle del Cadore, dell’Agordino e dello Zoldano, come a Forno di
Zoldo, dove si sono raggiunti i 38.3°C, a Longarone con 37.3°C, a Col di Prà (Taibon Agordino) con 37.1
°C, a Santo Stefano di Cadore con 36.6°C e ad Auronzo con 36.5°C. In pianura la località più calda è
risultata Chiampo (VI) con una massima di 39.4°C registrata il 27 giugno (media storica 3° decade di
giugno pari a 28.7°C); nell’area costiera 35°C a Venezia, 36°C a Rosolina, 37°C a Eraclea, 36°C a
Bibione (raggiunti mercoledì 26), superando i record storici del mese registrati a giugno 2003 e in
alcuni casi anche i massimi assoluti stagionali come ad esempio a Campodarsego (PD), Montegalda
(VI), Zero Branco (TV), Trissino (VI) e Chiampo (VI).

a cura di Arpav

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