Zanzare a non finire a Cogollo del Cengio che in questa stagione è stata letteralmente ‘invasa’ dai fastidiosi insetti. Portavoce di questo spiacevole accaduto è Piergildo Capovilla, capogruppo e consigliere di minoranza di Cogollo del Cengio, che accusa senza mezzi termini l’amministrazione comunale di non aver provveduto alla consueta disinfestazione, necessaria quest’anno più che mai visto il periodo di grandi piogge e umidità che aiutano il proliferare delle zanzare.

 

“E’ assurdo – ha sottolineato Capovilla – che il comune non si sia attivato con i prodotti che servono per uccidere le zanzare. Se ci si muove per Cogollo è praticamente impossibile non essere punti e di sera, con le luci accese è assolutamente impossibile pensare di non essere ‘travolti’ dalle zanzare. Quest’anno – ha concluso Capovilla – non è stata fatta la disinfestazione che è di competenza del comune e le zanzare proliferano indisturbate”.

Non è però dello stesso avviso Andrea Zordan, vicesindaco di Cogollo, che ha risposto alle accuse affermando che in effetti il paese è completamente infestato di zanzare.

“Il problema vero è che le continue piogge lavano via i prodotti che vengono spruzzati per la disinfestazione – ha commentato – e di conseguenza il problema zanzare non viene debellato”. Ma ci sono anche altri motivi, secondo Zordan, che hanno permesso agli insetti pungenti di vivere indisturbate infastidendo gli abitanti. “L’inverno troppo mite non ha ucciso le uova – ha spiegato il vicesindaco – e l’estate piovosa con la conseguente umidità hanno agevolato un habitat ideale per le zanzare, che vivono e proliferano nei ristagni idrici. Se a questo ci aggiungiamo che molte zone del nostro paese, come Scalzana, Scalzanella, Fossi e Buse, sono di origine acquitrinosa o paludosa facciamo presto a comprendere la situazione. Inoltre – ha concluso – ho notato che dai nostri cieli sembrano essere scomparsi i pipistrelli, animali che notoriamente si nutrono di insetti”.

All’accusa di Capovilla di non aver disinfestato a dovere, Zordan ammette che in effetti l’intervento dell’Ulss non è stato sufficiente. “Dovremmo continuare a spruzzare prodotti anti-zanzare – ha commentato – però dobbiamo anche tenere presente che tali interventi, se troppo ripetuti, diventano anche inquinanti e a lungo andare pericolosi”.

 

Anna Bianchini

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