Una festa in grande stile quella di mercoledì pomeriggio a Roma, alla Pontificia Università Gregoriana in piazza della Pilotta alle pendici del Quirinale, dove don Marco Pozza ha conseguito brillantemente il dottorato in Teologia Fondamentale.

Il giovane sacerdote originario di Calvene (34 anni il prossimo 21 dicembre, ndr), dal settembre 2011 cappellano della casa di reclusione “Due Palazzi” di Padova, ha presentato la sua dissertazione dal titolo: “Ancilla Fidei et Revelationis: recupero e pertinenza dell’immaginazione in Teologia”.

 

Relatore della tesi l’irlandese padre Michael Paul Gallagher (nella foto a destra), tra l’altro direttore della Facoltà di Teologia della Gregoriana nonché amico di papa Bergoglio, in quanto entrambi gesuiti; nella presentazione di don Marco l’ha definito affettuosamente “indisciplinato come papa Francesco” spiegando come gli studi romani del cappellano del carcere siano stati per lui come l’azione del nuotare nel rigore di una piscina quando l’oceano forse è lo spazio più libero e nel quale don Marco si trova più a suo agio.

A rappresentare il vescovo e la diocesi di Padova il suo vicario mons. Renato Marangoni; tra i volti commossi pure il Pastore de L’Aquila S. E. Mons. Giovanni D’Ercole (nella foto a sinistra) e l’ispettore generale dei cappellani carcerari d’Italia don Virgilio Balducchi. L’eco della festa si è dilagata fino al carcere di Padova rappresentato a Roma dal Direttore della Casa di Reclusione Salvatore Pirruccio e da Nicola Boscoletto, presidente del consorzio sociale che comprende la cooperativa Giotto, quella che ha dato vita a una rinomata produzione di dolci natalizi nel carcere padovano.

Forte l’emozione in casa Pozza, dove mamma Ivette e papà Francesco, si uniscono alle parole del fratello Sandro. ‘È stato il coronamento di questi suoi primi dieci anni di sacerdozio, che dalla parrocchia alle piazze ed ora in carcere, sono il tentativo di dire con gusto e sorpresa Dio. In queste sue “sudate carte” – continua Sandro – mio fratello ha cercato di rivalutare il lato affettivo della fede, che in fondo è riordinare la questione su Dio’.

di redazione Thiene on line

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