Sono 32 mila le persone malate di ipertensione nell’Alto Vicentino, praticamente un’intera città e in Val Leogra addirittura il 90% degli anziani ne soffre. L’impressionante dato è reso noto nel giorno della giornata mondiale della Salute da Ulss4, impegnata nel monitoraggio dei suoi cittadini sia a scopo curativo che preventivo. Il problema è serio ma non è percepito come tale – spiega Ulss 4 attraverso un comunicato – infatti solo una persona su 4 tiene la pressione sotto controllo in maniera regolare’.

 

32 mila sono le esenzioni dal ticket per ipertensione accertata, con 17.110 donne e 14.891 uomini. E ben 7 mila persone a causa di questa patologia hanno sviluppato danni ad organi vitali.

Ogni anno l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sceglie un tema prioritario per la salute di tutto il mondo, e su questo vengono organizzate iniziative di sensibilizzazione, eventi a tema, raccolte di fondi e campagne di informazione. Il tema di quest’anno riguarda la lotta alla pressione alta, che può causare malattie cardiache e ictus.

‘L’ipertensione provoca danni al sistema cardiovascolare e necessita di indagini e terapie cardiologiche – spiega Bortolo Martini, direttore di Cardiologia dell’Ulss 4 – La migliore arma, oltre a diagnosi e trattamento precoci, è la prevenzione. La maggior parte delle morti associate all’ipertensione potrebbero infatti essere evitate seguendo stili di vita sani’.

Per ridurre la pressione arteriosa e vivere in modo sano Oms consiglia di consumare poco sale, rispettare una dieta povera di grassi e zuccheri e ricca di frutta e verdura e ridurre al minimo il consumo di alcol. Anche l’attività sportiva è consigliata, così come mantenere un peso forma bilanciato ed evitare il fumo.

Per quanto riguarda il consumo di sale, a gennaio l’Oms ha emanato nuove linee guida che riducono la quantità di sale giornaliera raccomandata nell’alimentazione ed introducono per la prima volta un limite per il potassio. Una persona con alti livelli di sodio e bassi livelli di potassio – spiega Oms – corre il rischio di avere la pressione alta con un aumentato pericolo di malattie cardiovascolari e ictus. Ad esempio, tra gli alimenti ricchi di potassio è possibile trovare legumi e piselli, verdure e ortaggi come spinaci, cavoli e prezzemolo, frutta come banane, papaia e datteri e frutta secca. Il sodio è presente in alcuni alimenti di consumo comune. Su 100 grammi di alimento, latte e panna contengono circa 50 mg di sodio, le uova ne contengono circa 80 mg, il pane prodotto industrialmente fino a 250 mg, le carni conservate fino a 1500 mg, come pure snack salati, patatine e popcorn. Il dado può contenere anche 20mila mg di sodio ogni 100 grammi di prodotto’.

In merito alla diagnosi precoce, il Direttore del Dipartimento Medico dell’Ospedale Unico Alto Vicentino Giuseppe Battaglia, spiega: ‘Il reparto di Medicina dell’Ulss 4 mette a disposizione tre medici per lo studio e la terapia dell’ipertensione arteriosa, attraverso un ambulatorio dedicato all’implementazione del monitoraggio continuo della pressione arteriosa, che genera un referto con le indicazioni terapeutiche ed eventuali suggerimenti di approfondimento diagnostico. Lo scorso anno sono stati eseguiti più di mille monitoraggi. L’attività si esercita sia nei confronti dei pazienti esterni che di quelli ricoverati. Da non dimenticare poi il ruolo del medico di famiglia: perché esso diventi una figura chiave nella diagnosi precoce è fondamentale l’aggiornamento continuo, che su questo argomento è avvenuto proprio in questi giorni’.

A.Bia.

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