Anche i babbi natale si schierano contro la devastazione del territorio e il cantiere della Pedemontana. Il blitz a sorpresa la vigilia di Natale quando una cinquantina di Babbi Natale hanno smontato recinzioni e macchinari nel cantiere della Pedemontana di Montecchio Precalcino.
Circa trecento metri della recinzione che delimita i lavori sono stati smontati e alcune ruspe sono state “imballate e sigillate”, messe quindi sotto sequestro dai babbi natale. ‘Questo cantiere produce danni all’ambiente, distrugge i nostri territori e svuota il portafoglio dei contribuenti – hanno spiegato i manifestanti del comitato No Dal Molin – Qualcuno doveva porsi il problema di metterlo sotto sequestro e smontarlo, applicando dal basso le sentenze del tar che sospendevano i lavori del cantiere, visto che gli organi competenti e coloro che dovrebbero salvaguardare gli interessi del territorio, latitano colpevolmente’.
I manifestanti che hanno fatto la simpatica irruzione vestiti da Babbo Natale e con tanto di renne hanno rivendicato ‘l’irruzione’ e ne hanno mandate a dire anche al governatore Luca Zaia che predica “basta cemento”, ma, secondo il Comitato No Dal Molin , ‘andrebbe poi a braccetto con i capi delle lobby dell’asfalto selvaggio della questa regione Veneto , svendendo il “paroni a casa nostra’ , promuovendo grandi e inutili opere dal costo stratosferico mentre non ci sono fondi per la scuola, la sanità e il sociale’ .
‘I babbi natale, come regalo alla popolazione della provincia di Vicenza, hanno voluto quindi restituire alla collettività un pezzo di territorio concludono i manifestanti – Dalle lande innevate della Lapponia il subcomandante Babbo Natale ringrazia i suoi preziosi e instancabili aiutanti per il lavoro svolto, augurandosi poi che l’epifania tutto il cantiere si porti via’.
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