Lugo di Vicenza. A 5 anni dall’efferato delitto che ha strappato alla vita il giovane ricercatore italiano Giulio Regeni, anche l’amministrazione comunale di Lugo di Vicenza ha voluto celebrarne la memoria installando una panchina gialla presso il Parco di Via Divisione Julia.

Un monito per non dimenticare e una richiesta di verità, in queste anni cercata disperatamente dai genitori e da una parte dell’opinione pubblica nazionale e non solo che non ha mai accettato che il crimine commesso contro il dottorando dell’università di Cambridge potesse essere relegato al silenzio o ancor peggio declassato a casualità.

Un gesto di sensibilità che l’amministrazione del Sindaco Loris Dalla Costa ha fortemente voluto proprio in un’area destinata allo svago e al gioco: un messaggio che pare così inequivocabilmente rivolgersi alle generazioni più giovani.

Marano Vicentino. Durante il Consiglio comunale di lunedì 18 gennaio è stato approvato l’ordine del giorno che proponeva l’intitolazione di un luogo pubblico, evento o rassegna alla memoria del ricercatore di Fiumicello (UD), barbaramente ucciso in Egitto, per non dimenticare e per continuare a chiedere verità e giustizia.

Si tratta di un gesto politico che, se condiviso da molte città italiane, potrebbe diventare una forma di pressione verso i Governi italiano ed egiziano, a favore di una risoluzione del caso.
In particolare, il Comune di Marano, intende intitolare a Giulio Regeni anziché una strada, le borse di studio che vengono consegnate ogni anno alle studentesse e agli studenti meritevoli: simbolo vivo della ricerca di verità e giustizia e di passaggio della memoria anche alle più giovani generazioni. Inoltre, il Sindaco Marco Guzzonato ha comunicato che  nei prossimi mesi sarà dipinta di giallo una panchina nel parco Marco Dal Bianco, in memoria di Giulio.
Il Comune di Marano si è da subito unito alla richiesta di verità e giustizia per l’omicidio di Giulio, esponendo lo striscione giallo sulla facciata del Comune già dal 25 febbraio 2016. Ha inoltre aderito alla scorta mediatica, esposta nella Biblioteca civica, dove si possono anche acquistare i braccialetti gialli, in adesione alla causa. Nel 2018 il premio culture “Ca’ Alta” è stato assegnato a Paola Deffendi e Claudio Regeni, genitori di Giulio.

di Redazione AltoVicentinOnline

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