Domani, venerdì 27 ottobre, si inaugura la prima edizione di “Panis Marano. Arte Tecnologia Passione”, il primo festival del pane di Marano Vicentino, che si concluderà sabato 5 ottobre. L’evento non avrà le caratteristiche di una semplice fiera, ma si distinguerà per un respiro più ampio e costituirà un’occasione di riflessione e di festa, per tutta la comunità e per le persone che interverranno da fuori.

“L’area maranese – spiegano dall’organizzazione – è già nota per la presenza di mulini storici, che tramandano l’arte molitoria dei cereali, basilare nella crescita delle popolazioni locali e nello sviluppo della loro economia. Il pane è un dono sacrale che passa attraverso il sudore umano e assume un significato particolare per Marano Vicentino, paese che ha visto nascere le macchine dell’arte bianca dei Pietro Berto, dei Sottoriva e di altri qualificati artigiani, in grado di stupire per la capacità di innovazione nel rispetto dei principi millenari dell’impasto.Con questo festival, nato da un’idea di Carmelo Rigobello, l’Amministrazione Comunale ha inteso dar voce a queste storie di uomini e di macchine, di tradizione e di modernità, in coordinamento e in concomitanza con la Mostra Artigianato dell’Alto Vicentino e con la Festa dal Mais Marano”. Sono le parole dello stesso Sindaco Piera Moro a spiegare bene il perché di un festival del pane proprio a Marano.

“Il festival del pane nasce a Marano Vicentino perché, in aggiunta alla normale, diffusa dedizione a fare dai tempi più antichi il pane, in questo territorio sono nate formidabili imprese che si sono dedicate a costruire e a portare nel mondo ‘macchine per l’arte bianca’. Perché, dunque, non considerare Marano Vicentino ‘un luogo’ dedicato a divenire riferimento di conoscenza, di studio, di attenzione specifica al pane, raccogliendo e sviluppando quanto nella storia umana questo primario bene ha generato in termini di conoscenza e di produzione? Con un occhio al passato ma anche al presente e al futuro”. Tanti i temi su cui verteranno le iniziative previste nel programma, alla scoperta di cosa c’è dietro e dentro una semplice ciopa, o rosetta, o mantovana. Si toccheranno anche aspetti tecnici, legati alle proposte più all’avanguardia, che facilitano il lavoro del panificatore, ma sempre nel rispetto dei tempi, della salubrità e della tradizione, sia locale che nazionale. Si affronteranno inoltre argomenti di carattere sociale e religioso, legati alla fame nel mondo e alla dimensione spirituale e biblica del pane.

di Redazione Thiene On Line

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