Una cadillac rosso fiamma con capote ed interni di pelle bianca anni ’60 ha dato il benvenuto ai quasi 5000 visitatori di “Panni Alti”, la prima kermesse scledense dedicata al vintage, al design retrò e al remake, che hanno decretato il pieno successo dell’iniziativa curata dall’Historic Club di Schio e dall’infaticabile presidente Carlo Studlick.

Non solo mostra mercato di pezzi rari e originali, ma anche di stile, idee e creatività che sono insieme una testimonianza del passato chic e raffinato e un talentuoso modo di vivere un futuro più sostenibile. Un fiume ininterrotto di persone ha sfilato davanti all’ensemble di oltre 30 espositori posti all’interno del Lanificio Conte e alla Boutique del Vintage di Palazzo Toaldi Capra in questo ultimo fine settimana. Si è coniugato business e solidarietà – commenta soddisfatto – il curatore. L’asta di beneficenza di capi ed oggettistica preziosi, organizzata dall’Associazione Hinner Weel, e parte della quota dei biglietti di ingresso alla mostra-mercato andranno a favore della Fondazione Città della Speranza – sottolinea l’organizzatore.
Pieno successo dunque per questa prima assoluta di Vintage Expo in Schio che, già affermata capitale dell’industria laniera intorno al 1870 e produttrice di tessuti pregiati, “panni alti” appunto, riscopre e valorizza gli oggetti e le mode del passato, creando ora un legame formidabile tra patrimonio, recupero e moda.
I giovani si tengano alla larga dalla griffe, anche per il suo alto costo, e ricercano il capo d’abbigliamento retrò per farlo pienamente rivivere come cult ed è perfetto per questi tempi -spiega Carlo Studlick. Amare il vintage significa scegliere uno stile di vita più sostenibile ed evitare gli sprechi – aggiunge.
Da non tralasciare il grande successo di pubblico anche tutti gli eventi collaterali come la conferenza sul vintage e il made in Italy, la sfilata di moda con abiti vintage, la mostra delle moto Guzzi e lo spettacolo “Un treno una valigia ricordi e poesie” la Vacamora, che hanno avvolto il centro città in una calda e magica atmosfera, una vera e propria macchina del tempo, dove le migliaia di persone presenti hanno potuto trovare la propria singolare identità vintage.  
Adelina Tadiello

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