“Non è un romanzo ma è proprio il mio vissuto o almeno parte di esso”. E’ con queste parole che Gianluca Di Luccio, piovenese d’adozione e noto per la sua grande passione ed il suo impegno da planetarista, presenta in una delle tante interviste la sua prima fatica letteraria ‘Quando un uomo ama’.

Uno scritto definito quasi terapeutico dall’autore che ha scoperto così una nuova forma d’arte a completare un già variegato curriculum di esperienze che lo vede impegnato nella politica tanto quanto nella divulgazione scientifica: un libro coraggioso, una sorta di analisi introspettiva, che racconta senza veli e senza filtri l’amore nelle sue varie accezioni, privilegiando su tutte quello passionale e ardente, quello che in un gioco di silenzi esplode quasi in un impeto improvviso e travolgente.

Ma tra le pagine e i vari capitoli, i sentimenti si manifestano e vengono declinati anche in tanti altri modi: dal viaggio in Grecia tra templi e profumi inebrianti dove Di Luccio fa chiaramente percepire un legame quasi viscerale per quella terra, a quello più intellettivo e spirituale per l’astronomia e la bellezza in genere, sino alla genuinità delle origini e dei ricordi d’infanzia.

Un’idea del viaggio come metafora di un vissuto nel quale non mancano frustrazioni e dolori come momenti inscindibili dalle gioie dell’amore stesso: un amore che vive anche di segni e quasi di un misticismo che l’autore rivela e rilegge attraverso la sua storia personale.

Il volume, scritto proprio in tempi di pandemia anche come antitesi ad un periodo di difficoltà e privazioni, è direttamente autoprodotto dallo stesso autore nativo di Milano, disponibile nella gran parte delle librerie della provincia oltre che sulle principali piattaforme digitali.

M.Z.

 

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