Non hanno organizzato blocchi o manifestazioni, ma i membri del comitato no-profughi ‘Prima Noi’ non sono rimasti con le mani in mano davanti di fronte all’incontro-accordo tra Sindaci e Vice Prefetto e davanti all’accoglienza dei migranti a Valli del Pasubio.

L’accordo che prevede un tetto massimo di due profughi ogni mille abitante per tutti (o quasi) i Comuni dell’Alto Vicentino è in fase di ok definitivo entro la settimana. E a Valli, il Sindaco Armando Cunegato ha dato il benestare per ospitarne 15 in contrada Corzati, accordandosi con la cooperativa che gestisce ‘i ragazzi’ e mettendo come punto fermo per l’accoglienza il fatto che dovranno svolgere lavori utili per il Comune, altrimenti ‘via’.

Secondo il comitato, che ha sottoscritto un comunicato, “Il sindaco di Valli del Pasubio mente sapendo di mentire quando afferma che li allontanerà se non accettano di lavorare. In realtà sa bene che la legge prevede che queste persone in quanto richiedenti asilo non hanno nessun dovere in tal senso – e allarga poi la protesta a tutti i primi cittadini coinvolti nella rete d’accoglienza – Siamo alla farsa tragicomica di Sindaci piegati agli interessi del business dell’accoglienza obbligati a cercare dei palliativi funzionali ad arginare in qualche modo il malcontento generale della popolazione verso l’assurda gestione del fenomeno”.

Cioni e alcuni membri del comitato sono andati in contrada Corzati a raccogliere opinioni.

“In generale gli abitanti non sono favorevoli alla presenza degli immigrati – spiegano nel comunicato – c’è chi lo manifesta con toni accesi o chi con toni più moderati, ma in ogni caso il sentimento espresso è di un generale dissenso verso l’accoglienza dei profughi. E’ stato qui che alcuni dei residenti contattati da Prima Noi ci hanno ricordato quando altri profughi mesi fa sono stati portati in contrada e poi allontanati dalla struttura grazie ad una petizione promossa dagli stessi abitanti”.11954716_10207526401468355_4401516567955006781_n

Secondo il Comitato il quadro che emerge in modo chiaro è identico in ogni paese. “Il senso di insicurezza che si instaura nelle comunità che si ritrovano a dover convivere con questi ragazzi africani è un dato oggettivo difficilmente manipolabile nonostante la propaganda di quei Sindaci che ne favoriscono la permanenza. In contrada Corzati, alcuni abitanti ci hanno detto di essere abituati a lasciare le porte aperte, ma di doverle ora  chiudere a chiave anche per allontanarsi pochi metri. Inoltre –continua Cioni come portavoce del gruppo – Alcuni valligiani si sono lamentati perché nella vecchia scuola è stata installata un’antenna per favorire i collegamenti telefonici e via internet per gli stranieri”.

PrimaNoi sostiene che nel Comune di Valli del Pasubio sono presenti dai 50 ai 60 profughi, il che “è la dimostrazione palese della inutilità del documento che dovrebbe stabilire la regola di uno ogni mille abitanti”.

I cittadini riuniti nel Comitato ribadiscono di essere pronti a manifestare il proprio disappunto rimanendo in contatto con i residenti per presentare un’ulteriore petizione finalizzata all’allontanamento dei profughi. Annunciano inoltre che mercoledì sera ci sarà un incontro a Thiene alle 20.45 al pub New Hosterly per una “condivisione di idee e proposte con chi condivide la necessità e l’urgenza di stabilire forme di mobilitazioni sempre più pressanti per creare le condizioni politiche necessarie utili a far comprendere ai governanti che non siamo più disposti ad accettare scelte dissennate calate dall’alto come quelle sull’immigrazione”.

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