Indignazione e sconforto stanno seguendo alla notizia dell’immediata scarcerazione di Paolo Fabrello, presunto autore di numerosi furti notturni ai danni di più di 50 ristoranti e negozi nel corso degli ultimi due anni. L’indagato era stato catturato l’altro giorno dai carabinieri di Schio dopo una concitata fuga in moto dalla sua abitazione di Carrè.

 

A scendere in campo questa volta è addirittura il sindaco di Caldogno, paese pesantemente colpito dai furti di Fabrello, e nel quale l’uomo abitava saltuariamente. Nicola Ferronato si dice ‘sconcertato e sconfortato’ per l’episodio che ha vanificato il lavoro di 18 mesi delle forze dell’ordine.

 

paolo fabrello‘Ho appreso quasi con incredulità – ha fatto sapere Ferronato in un comunicato stampa – che Fabrello, dopo aver patteggiato una pena di un anno e due mesi di reclusione e 400 euro di multa, è già stato rimesso in libertà. Ma come? Dopo mesi di appostamenti e verifiche della nostra polizia locale e dei carabinieri, che ringrazio per questo certosino e prezioso lavoro d’indagine, finalmente si arriva ad arrestare il responsabile di tutti questi furti e viene subito rilasciato?’.

 

Il primo cittadino di Caldogno si mette anche nei panni dei numerosi esercenti del paese colpiti dai furti, preoccupati che gli episodi si verifichino ancora a loro danno, e che chiedono al sindaco una presa di posizione condivisa su quelli che ritengono sforzi per rendere più sicuro il territorio totalmente vanificati.

 

‘A noi sindaci, come priorità assoluta – ha sottolineato Ferronato – viene sempre richiesta una maggiore sicurezza dei cittadini. Per dare risposte concrete negli scorsi anni siamo intervenuti con il potenziamento della videosorveglianza e degli altri strumenti messi a disposizione del consorzio di polizia locale. I risultati a livello di prevenzione, indagini e arresti si ottengono, ma se poi al momento di scontare la pena i delinquenti vengono lasciati sistematicamente liberi si rimane basiti, con il timore che questi investimenti perdano molta della loro effettiva utilità e non certo per colpa delle forze dell’ordine, che anzi svolgono a pieno i loro compiti’.

 

Ma.Bo.

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